Home » » I fatti del giorno

I fatti del giorno

Written By Unknown on Thursday, July 25, 2013 | 2:01 AM

il parere dell'esperto

Anziani soli d'estate

Con l'estate molti anziani restano soli. Ecco i consigli dell'esperto per partire tranquilli con un nonno a casa. E per chi resta questa è l'occasione per offrirsi come volontario
 

Anziani soli d'estate                       
Ilaria Lonigro


Come ogni estate, il Filo d'Argento si prepara a un picco di chiamate. Mentre, crisi permettendo, le famiglie vanno in vacanza, i nonni restano a casa per necessità o perché si rifiutano di lasciare le quattro mura, in cui vivono soli in un caso su tre. A comporre il numero gratuito dell'Auser (800-995988) sono soprattutto le ultra 65enni, che in Italia vivono sole nel triplo dei casi rispetto agli uomini. Solo nel 2011 in 21.000 hanno chiamato per cercare compagnia telefonica (contro 4.251 uomini), 6.227 hanno chiesto la consegna dei pasti (1.423 gli uomini) e 4.225 aiuto per la spesa (797 gli uomini).
Le cifre del V Rapporto Nazionale Filo d'Argento dell'Auser hanno spinto il presidente nazionale Enzo Costa a chiedere aiuto: "Abbiamo bisogno di volontari per poter dare una risposta a tutti. Basta poco per dare serenità a un anziano solo: una telefonata, una visita a casa, una passeggiata da fare insieme". Per aiutare, basta rivolgersi alla sede Auser più vicina (la mappa è sul sito).
Ovviamente le necessità di un anziano solo possono variare molto, come sa Giuseppe Paolisso, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (S. I. G. G.), uno dei maggiori esperti in tema di salute degli anziani. D.it l'ha intervistato.

Cosa bisogna fare quando si parte lasciando un anziano a casa?
Dipende se ha una salute verosimilmente buona o se ha patologie con disabilità.

Se è in buona salute?
Il problema riguarda solo la gestione del quotidiano e le misure anti caldo. La persona anziana non deve uscire nelle ore assolate, deve bere non meno di 2 litri di acqua al giorno, mangiare cibi semplici e suddividere le calorie nell'arco della giornata, non concentrando tutto in pochi pasti pesanti. Inoltre è bene che consumi molta frutta e verdura per fare il pieno di vitamine e sali minerali. E chi parte deve stare sempre in contatto con lui, ad esempio col telefonino.

Se la persona anziana ha qualche disabilità?
In questo caso può essere seguito a casa o in una struttura assistenziale.

Mettiamo che resti a casa.
Bisogna assolutamente delegare qualcuno che controlli che l'assistenza sia svolta correttamente.

E se è in una residenza sanitaria assistenziale?

Può avere la sindrome di abbandono, soprattutto se la vacanza è protratta, e aggravare o sviluppare una sindrome depressiva. Può accadere anche a casa propria: ma il rimanere nel proprio ambiente può attutire il problema.

Se soffre di perdita della memoria?
Se ha uno stadio avanzato di Alzheimer non percepisce la presenza o l'assenza di chi non riconosce più.

L'ideale sarebbe portare l'anziano con sé?
C'è da dire che spesso gli anziani hanno una forma di egoismo, per cui vogliono rimanere a tutti i costi a casa e sono i figli a doversi adattare.

Cercare qualcuno che assista l'anziano mentre si è in vacanza è per forza costoso?
I costi possono essere un problema. A differenza delle baby sitter, prendere qualcuno che accudisca un anziano per un arco limitato di tempo è una procedura piuttosto insolita e molte volte sgradita agli anziani, che spesso non la accettano. Poi se c'è anche una prestazione sanitaria da fornire, i costi sono dettati dal livello professionale.

I dispositivi elettronici possono aiutare?

Certo, esistono molti sistemi di allarme. Ma ci vuole qualcuno che lo colga per tempo: se ci troviamo in Puglia mentre l'anziano è a Milano, impiegheremo ore prima di raggiungerlo. Lo stesso cellulare, utilissimo, serve se l'anziano è in grado di dare delle notizie di senso compiuto


---


L’AMERICA SI COPRE DI VERGOGNA PER LA LEGGE SUI MATRIMONI GAY

    


images DAL MONDO/ LAMERICA SI COPRE DI VERGOGNA: APPROVATA LEGGE PER MATRIMONI GAY
La Corte Suprema ha bocciato il Defence Marriage Act (DOMA), la legge federale americana secondo cui il matrimonio è solo tra uomo e donna. USA: NOZZE GAY, BOATO DI GIOIA FUORI DA CORTE SUPREMA – Un boato di gioia, grida e applausi della folla emozionata fuori dalla Corte Suprema hanno accolto la notizia della decisione di abrogare la Doma, la legge federale Usa che nega in sostanza le nozze gay. Tantissimi con bandiere con i colori del movimento gay e striscioni da giorni attendevano questa sentenza che oggi ha un carattere storico. USA: VITTORIA GAY, LEGGE MATRIMONIO INCOSTITUZIONALE- La Corte Suprema americana ha bocciato la legge federale che definisce matrimonio solo quello tra uomo e donna spiegando come sia incostituzionale, in quanto viola il quinto emendamento sulla difesa delle libertà individuali. Una storica vittoria per la comunità gay americana, le cui nozze ora sono parificate a quelle etero. USA: OBAMA, NOZZE GAY STORICO PASSO VERSO UGUAGLIANZA – La sentenza di oggi della Corte Suprema sulle nozze gay è uno storico passo avanti verso l’uguaglianza. Lo ha twittato il presidente Usa Barack Obama CORTE USA NON DECIDE SU BANDO CALIFORNIA NOZZE GAY – La Corte Suprema degli Stati Uniti spiana la strada ai matrimoni gay evitando di decidere sulla Proposition 8, la legge della California che mette al bando le nozze omosessuali. I saggi federali rimandano la decisione ad una corte dello Stato con indicazione di abolire la legge. La Proposition 8, si spiega, sarà rimandata ad una Corte federale, con i nove saggi della Corte Suprema che indicano di seguire la strada della sua abolizione. NOZZE GAY; FOLLA IN DELIRIO IN STORICO BAR NY – All’interno dello Stonewall Inn, storico bar gay di Greenwich Village, a Manhattan, è il delirio. Una folla enorme esulta per la storica decisione presa dalla Corte Suprema. Almeno un centinaio di persone hanno atteso con gli occhi incollati agli schermi della tv la pronuncia dei nove saggi sulla legge sul matrimonio, e il silenzio si è improvvisamente trasformato in un boato di gioia alla notizia che il Defence Marriage Act è stato dichiarato incostituzionale. “E’ una giornata storica – spiega all’ANSA Johanne – la conclusione di una dura lotta”. “Il presidente Obama è stato fondamentale”, aggiunge Derek. E’ sicuro che senza il suo appoggio questa giornata sarebbe rimasta “solo un sogno”. BLOOMBERG, PARITA’ PER TUTTI E’ PIU’ VICINA – Il sindaco di New York Michael Bloomberg ha applaudito alla decisione della Corte Suprema sulle nozze gay: “La nostra storia è definita dall’allargamento dell’eguaglianza per tutti e la Corte – ha detto il sindaco – ci ha portato un passo più vicino”. OBAMA, E’ FINITA DISCRIMINAZIONE – “Applaudo la scelta della Corte Suprema. Cancellata legge discriminatoria che trattava coppie gay innamorate e impegnate come cittadini di serie B”. Dopo il primo commento su Twitter, così Barack Obama commenta con una lunga nota la scolta storica della Corte Suprema. OBAMA DA AIRFORCE 1 A LEGALI,ORGOGLIOSO DI VOI – In volo verso Dakar, Barack Obama ha voluto comunque congratularsi con i legali californiani che hanno vinto la causa delle nozze gay davanti alla Corte Suprema. Dopo il twitter inviato a caldo, Obama ha detto loro di essere “orgoglioso” per quello che hanno fatto per la causa dell’uguaglianza. “Siamo tutti orgogliosi di voi. Con il vostro lavoro – ha detto il presidente – le cose hanno preso la strada giusta. Dovreste essere molto orgogliosi di quello che avete fatto oggi”. OBAMA, RISPETTO IDEA DEI CREDENTI – “L’amministrazione è stata sempre rispettosa a come le istituzioni religiose definiscono e consacrano il matrimonio. Questa decisione, che riguarda solo le nozze civili, non cambia questo nostro atteggiamento”. Lo precisa Barack Obama nel suo comunicato ufficiale a commento della sentenza della Corte Suprema a favore delle nozze gay. NOZZE GAY; VESCOVI, GIORNO TRAGICO, ERRORE CORTE – Un “giorno tragico per la Nazione” perché “la Corte Suprema ha sbagliato”: questa la reazione dei vescovi Usa alle sentenze sulle nozze gay. “E’ un giorno tragico per il matrimonio e per la nostra nazione”, si legge nel comunicato della conferenza episcopale americana firmato dal presidente, l’arcivescovo di New York Timothy Dolan.
 ---


Per ogni cristiano di ogni denominazione, (oltre tre miliardi viventi ai quali si aggiungono quelli che sono tornati alla Casa del Padre, e quelli che verranno), sa bene che la Parola di Dio, La Bibbia, La Sacra Scrittura, come la si vuol chiamare, è la Verità, l’unica verità, per tutti i tempi, perchè Gesù Cristo, Figlio di Dio morto e risorto per i peccati di ogni uomo l’ha testimoniata. Perchè mai secondo i non credenti quando durante le celebrazioni eucarisrtiche cattoliche o i culti degli evangelici viene letto il Vangelo, o altri passi della Sacra Scrittura dall’Antico al Nuovo Testamento, tutti si alzano in piedi? perchè se ci sono rappresentati di forze dell’ordine o militari, si mettono sull’attenti? Evidentemente perchè si riconosce a quella Parola un’autorità superiore, divina. Il giudizio non è sulla persona omosessuale, ma sul peccato di chi usa l’omossessualità. L’omosessualità è un problema di carattere prettamente spirituale. Chi ha questo problema, dovrebbe o affrontarlo in una comunità carismatica o nelle chiese pentecostali. Oppure vivere in castità la sua diversità. Lei non può farsi di Dio una sua immagine e somiglianza, ma è l’uomo ad essere stato creato ad immagine e somiglianza di Dio. Lettera di San Paolo ai Corinti, capitolo 6, versetti 9-12 9 “O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio! 12 «Tutto mi è lecito!». Ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Ma io non mi lascerò dominare da nulla.” « Dio è amore e vive in se stesso un mistero di comunione e di amore. Creandola a sua immagine [...] Dio iscrive nell’umanità dell’uomo e della donna la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità dell’amore e della comunione ». « Dio creò l’uomo a sua immagine; [...] maschio e femmina li creò » (Genesi capitolo 1, versetto 27); « Siate fecondi e moltiplicatevi » (Genesi capitolo 1, versetto 28); « Quando Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li creò, li benedisse e li chiamò uomini quando furono creati » (Genesi capitolo 5, versetti 1-2). La sessualità esercita un’influenza su tutti gli aspetti della persona umana, nell’unità del suo corpo e della sua anima. Essa concerne particolarmente l’affettività, la capacità di amare e di procreare, e, in un modo più generale, l’attitudine ad intrecciare rapporti di comunione con altri. Spetta a ciascuno, uomo o donna, riconoscere ed accettare la propria identità sessuale. La differenza e la complementarità fisiche, morali e spirituali sono orientate ai beni del matrimonio e allo sviluppo della vita familiare. L’armonia della coppia e della società dipende in parte dal modo in cui si vivono tra i sessi la complementarità, il bisogno vicendevole e il reciproco aiuto.« Creando l’uomo “maschio e femmina”, Dio dona la dignità personale in egual modo all’uomo e alla donna ». « L’uomo è una persona, in eguale misura l’uomo e la donna: ambedue infatti sono stati creati ad immagine e somiglianza del Dio personale ». Ciascuno dei due sessi, con eguale dignità, anche se in modo differente, è immagine della potenza e della tenerezza di Dio. L’unione dell’uomo e della donna nel matrimonio è una maniera di imitare, nella carne, la generosità e la fecondità del Creatore: « L’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne » (Genesi, capitolo 2, versetto 24). Da tale unione derivano tutte le generazioni umane. Gesù è venuto a restaurare la creazione nella purezza delle sue origini. Nel discorso della montagna dà un’interpretazione rigorosa del progetto di Dio: « Avete inteso che fu detto: “Non commettere adulterio”; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore » (Vangelo di Matteo, capitolo 5, versetti 27-28). L’uomo non deve separare quello che Dio ha congiunto. La Tradizione della Chiesa ha considerato il sesto comandamento come inglobante l’insieme della sessualità umana.. La castità esprime la raggiunta integrazione della sessualità nella persona e conseguentemente l’unità interiore dell’uomo nel suo essere corporeo e spirituale. La sessualità, nella quale si manifesta l’appartenenza dell’uomo al mondo materiale e biologico, diventa personale e veramente umana allorché è integrata nella relazione da persona a persona, nel dono reciproco, totale e illimitato nel tempo, dell’uomo e della donna.La virtù della castità, quindi, comporta l’integrità della persona e l’integralità del dono. L’integrità della persona2338 La persona casta conserva l’integrità delle forze di vita e di amore che sono in lei. Tale integrità assicura l’unità della persona e si oppone a ogni comportamento che la ferirebbe. Non tollera né doppiezza di vita, né doppiezza di linguaggio. La castità richiede l’acquisizione del dominio di sé, che è pedagogia per la libertà umana. L’alternativa è evidente: o l’uomo comanda alle sue passioni e consegue la pace, oppure si lascia asservire da esse e diventa infelice. « La dignità dell’uomo richiede che egli agisca secondo scelte consapevoli e libere, mosso cioè e indotto da convinzioni personali, e non per un cieco impulso o per mera coazione esterna. Ma l’uomo ottiene tale dignità quando, liberandosi da ogni schiavitù delle passioni, tende al suo fine con scelta libera del bene, e si procura da sé e con la sua diligente iniziativa i mezzi convenienti ». Colui che vuole restare fedele alle promesse del suo Battesimo e resistere alle tentazioni, avrà cura di valersi dei mezzi corrispondenti: la conoscenza di sé, la pratica di un’ascesi adatta alle situazioni in cui viene a trovarsi, l’obbedienza ai divini comandamenti, l’esercizio delle virtù morali e la fedeltà alla preghiera. « La continenza in verità ci raccoglie e ci riconduce a quell’unità, che abbiamo perduto disperdendoci nel molteplice ». La virtù della castità è strettamente dipendente dalla virtù cardinale della temperanza, che mira a far condurre dalla ragione le passioni e gli appetiti della sensibilità umana. Il dominio di sé è un’opera di lungo respiro. Non lo si potrà mai ritenere acquisito una volta per tutte. Suppone un impegno da ricominciare ad ogni età della vita. Lo sforzo richiesto può essere maggiore in certi periodi, quelli, per esempio, in cui si forma la personalità, l’infanzia e l’adolescenza. La castità conosce leggi di crescita, la quale passa attraverso tappe segnate dall’imperfezione e assai spesso dal peccato. L’uomo virtuoso e casto « si costruisce giorno per giorno, con le sue numerose libere scelte: per questo egli conosce, ama e compie il bene morale secondo tappe di crescita ». La castità rappresenta un impegno eminentemente personale; implica anche uno sforzo culturale, poiché « il perfezionamento della persona umana e lo sviluppo della stessa società [sono] tra loro interdipendenti ». La castità suppone il rispetto dei diritti della persona, in particolare quello di ricevere un’informazione ed un’educazione che rispettino le dimensioni morali e spirituali della vita umana. La castità è una virtù morale. Essa è anche un dono di Dio, una grazia, un frutto dello Spirito. Lo Spirito Santo dona di imitare la purezza di Cristo a colui che è stato rigenerato dall’acqua del Battesimo.L’integralità del dono di sé La carità è la forma di tutte le virtù. Sotto il suo influsso, la castità appare come una scuola del dono della persona. La padronanza di sé è ordinata al dono di sé. La castità rende colui che la pratica un testimone, presso il prossimo, della fedeltà e della tenerezza di Dio. La virtù della castità si dispiega nell’amicizia. Indica al discepolo come seguire ed imitare colui che ci ha scelti come suoi amici, si è totalmente donato a noi e ci ha reso partecipi della sua condizione divina. La castità è promessa di immortalità. La castità si esprime particolarmente nell’amicizia per il prossimo. Coltivata tra persone del medesimo sesso o di sesso diverso, l’amicizia costituisce un gran bene per tutti. Conduce alla comunione spirituale.Le diverse forme della castità. Ogni battezzato è chiamato alla castità. Il cristiano si è rivestito di Cristo, modello di ogni castità. Tutti i credenti in Cristo sono chiamati a condurre una vita casta secondo il loro particolare stato di vita. Al momento del Battesimo il cristiano si è impegnato a vivere la sua affettività nella castità. « La castità deve distinguere le persone nei loro differenti stati di vita: le une nella verginità o nel celibato consacrato, un modo eminente di dedicarsi più facilmente a Dio solo, con cuore indiviso; le altre, nella maniera quale è determinata per tutti dalla legge morale e secondo che siano sposate o celibi ». Le persone sposate sono chiamate a vivere la castità coniugale; le altre praticano la castità nella continenza:« Ci sono tre forme della virtù di castità: quella degli sposi, quella della vedovanza, infine quella della verginità. Non lodiamo l’una escludendo le altre. [...] Sotto questo aspetto, la disciplina della Chiesa è ricca ». I fidanzati sono chiamati a vivere la castità nella continenza. Messi così alla prova, scopriranno il reciproco rispetto, si alleneranno alla fedeltà e alla speranza di riceversi l’un l’altro da Dio. Riserveranno al tempo del matrimonio le manifestazioni di tenerezza proprie dell’amore coniugale. Si aiuteranno vicendevolmente a crescere nella castità.Le offese alla castità. La lussuria è un desiderio disordinato o una fruizione sregolata del piacere venereo. Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione. Per masturbazione si deve intendere l’eccitazione volontaria degli organi genitali, al fine di trarne un piacere venereo. « Sia il Magistero della Chiesa – nella linea di una tradizione costante – sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato ». « Qualunque ne sia il motivo, l’uso deliberato della facoltà sessuale al di fuori dei rapporti coniugali normali contraddice essenzialmente la sua finalità ». Il godimento sessuale vi è ricercato al di fuori della « relazione sessuale richiesta dall’ordine morale, quella che realizza, in un contesto di vero amore, l’integro senso della mutua donazione e della procreazione umana ». Al fine di formulare un equo giudizio sulla responsabilità morale dei soggetti e per orientare l’azione pastorale, si terrà conto dell’immaturità affettiva, della forza delle abitudini contratte, dello stato d’angoscia o degli altri fattori psichici o sociali che possono attenuare, se non addirittura ridurre al minimo, la colpevolezza morale. La fornicazione è l’unione carnale tra un uomo e una donna liberi, al di fuori del matrimonio. Essa è gravemente contraria alla dignità delle persone e della sessualità umana naturalmente ordinata sia al bene degli sposi, sia alla generazione e all’educazione dei figli. Inoltre è un grave scandalo quando vi sia corruzione dei giovani. La pornografia consiste nel sottrarre all’intimità dei partner gli atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone. Offende la castità perché snatura l’atto coniugale, dono intimo e reciproco degli sposi. Lede gravemente la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l’uno diventa per l’altro oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell’illusione di un mondo irreale. È una colpa grave. Le autorità civili devono impedire la produzione e la diffusione di materiali pornografici. La prostituzione offende la dignità della persona che si prostituisce, ridotta al piacere venereo che procura. Colui che paga pecca gravemente contro se stesso: viola la castità, alla quale lo impegna il Battesimo e macchia il suo corpo, tempio dello Spirito Santo. La prostituzione costituisce una piaga sociale. Normalmente colpisce donne, ma anche uomini, bambini o adolescenti (in questi due ultimi casi il peccato è, al tempo stesso, anche uno scandalo). Il darsi alla prostituzione è sempre gravemente peccaminoso, tuttavia l’imputabilità della colpa può essere attenuata dalla miseria, dal ricatto e dalla pressione sociale. Lo stupro indica l’entrata con forza, mediante violenza, nell’intimità sessuale di una persona. Esso viola la giustizia e la carità. Lo stupro lede profondamente il diritto di ciascuno al rispetto, alla libertà, all’integrità fisica e morale. Arreca un grave danno, che può segnare la vittima per tutta la vita. È sempre un atto intrinsecamente cattivo. Ancora più grave è lo stupro commesso da parte di parenti stretti (incesto) o di educatori ai danni degli allievi che sono loro affidati. L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». 239 Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati. Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione. Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana. La sessualità è ordinata all’amore coniugale dell’uomo e della donna. Nel matrimonio l’intimità corporale degli sposi diventa un segno e un pegno della comunione spirituale. Tra i battezzati, i legami del matrimonio sono santificati dal sacramento. « La sessualità, mediante la quale l’uomo e la donna si donano l’uno all’altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l’intimo nucleo della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano solo se è parte integrante dell’amore con cui l’uomo e la donna si impegnano totalmente l’uno verso l’altra fino alla morte »: « Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: “Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza”. Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: “Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri [...]. Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d’intenzione. Degnati di avere misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia”. E dissero insieme: “Amen, amen!”. Poi dormirono per tutta la notte » (Tobia, capitolo 8, versetti 4-9). « Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, ed arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi ». La sessualità è sorgente di gioia e di piacere:« Il Creatore stesso [...] ha stabilito che nella reciproca donazione fisica totale gli sposi provino un piacere e una soddisfazione sia del corpo sia dello spirito. Quindi, gli sposi non commettono nessun male cercando tale piacere e godendone. Accettano ciò che il Creatore ha voluto per loro. Tuttavia gli sposi devono saper restare nei limiti di una giusta moderazione ». Mediante l’unione degli sposi si realizza il duplice fine del matrimonio: il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita. Non si possono disgiungere questi due significati o valori del matrimonio, senza alterare la vita spirituale della coppia e compromettere i beni del matrimonio e l’avvenire della famiglia. L’amore coniugale dell’uomo e della donna è così posto sotto la duplice esigenza della fedeltà e della fecondità.La fedeltà coniugale. La coppia coniugale forma una « intima comunità di vita e di amore [che], fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie, è stabilita dal patto coniugale, vale a dire dall’irrevocabile consenso personale ». Gli sposi si donano definitivamente e totalmente l’uno all’altro. Non sono più due, ma ormai formano una carne sola. L’alleanza stipulata liberamente dai coniugi impone loro l’obbligo di conservarne l’unità e l’indissolubilità. « L’uomo [...] non separi ciò che Dio ha congiunto » (Vangelo di Marco, capitolo 10, versetto 9. La fedeltà esprime la costanza nel mantenere la parola data. Dio è fedele. Il sacramento del Matrimonio fa entrare l’uomo e la donna nella fedeltà di Cristo alla sua Chiesa. Mediante la castità coniugale, essi rendono testimonianza a questo mistero di fronte al mondo.San Giovanni Crisostomo suggerisce ai giovani sposi di fare questo discorso alla loro sposa: « Ti ho presa tra le mie braccia, ti amo, ti preferisco alla mia stessa vita. Infatti l’esistenza presente è un soffio, e il mio desiderio più vivo è di trascorrerla con te in modo tale da avere la certezza che non saremo separati in quella futura. [...] Metto l’amore per te al di sopra di tutto e nulla sarebbe per me più penoso che il non essere sempre in sintonia con te ». La fecondità del matrimonio. La fecondità è un dono, un fine del matrimonio; infatti l’amore coniugale tende per sua natura ad essere fecondo. Il figlio non viene ad aggiungersi dall’esterno al reciproco amore degli sposi; sboccia nel cuore stesso del loro mutuo dono, di cui è frutto e compimento. Perciò la Chiesa, che « sta dalla parte della vita », insegna che « qualsiasi atto matrimoniale deve rimanere aperto per sé alla trasmissione della vita ». « Tale dottrina, più volte esposta dal Magistero della Chiesa, è fondata sulla connessione inscindibile, che Dio ha voluto e che l’uomo non può rompere di sua iniziativa, tra i due significati dell’atto coniugale: il significato unitivo e il significato procreativo ». Chiamati a donare la vita, gli sposi partecipano della potenza creatrice e della paternità di Dio. « Nel compito di trasmettere la vita umana e di educarla, che deve essere considerato come la loro propria missione, i coniugi sanno di essere cooperatori dell’amore di Dio Creatore e come suoi interpreti. E perciò adempiranno il loro dovere con umana e cristiana responsabilità ». Un aspetto particolare di tale responsabilità riguarda la regolazione della procreazione. Per validi motivi gli sposi possono voler distanziare le nascite dei loro figli. Devono però verificare che il loro desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla giusta generosità di una paternità responsabile. Inoltre regoleranno il loro comportamento secondo i criteri oggettivi della moralità:« Quando si tratta di comporre l’amore coniugale con la trasmissione responsabile della vita, il carattere morale del comportamento non dipende solo dalla sincera intenzione e dalla valutazione dei motivi, ma va determinato da criteri oggettivi, che hanno il loro fondamento nella natura stessa della persona umana e dei suoi atti, criteri che rispettano, in un contesto di vero amore, l’integro senso della mutua donazione e della procreazione umana; e tutto ciò non sarà possibile se non venga coltivata con sincero animo la virtù della castità coniugale ». « Salvaguardando ambedue questi aspetti essenziali, unitivo e procreativo, l’atto coniugale conserva integralmente il senso di mutuo e vero amore e il suo ordinamento all’altissima vocazione dell’uomo alla paternità ». La continenza periodica, i metodi di regolazione delle nascite basati sull’auto-osservazione e il ricorso ai periodi infecondi sono conformi ai criteri oggettivi della moralità. Tali metodi rispettano il corpo degli sposi, incoraggiano tra loro la tenerezza e favoriscono l’educazione ad una libertà autentica. Al contrario, è intrinsecamente cattiva « ogni azione che, o in previsione dell’atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione ». « Al linguaggio nativo che esprime la reciproca donazione totale dei coniugi, la contraccezione impone un linguaggio oggettivamente contraddittorio, quello cioè del non donarsi all’altro in totalità: ne deriva non soltanto il positivo rifiuto all’apertura alla vita, ma anche una falsificazione dell’interiore verità dell’amore coniugale, chiamato a donarsi in totalità personale. [...] La differenza antropologica e al tempo stesso morale, che esiste tra la contraccezione e il ricorso ai ritmi temporali [...], coinvolge in ultima analisi due concezioni della persona e della sessualità umana tra loro irriducibili ». « Sia chiaro a tutti che la vita dell’uomo e il compito di trasmetterla non sono limitati solo a questo tempo e non si possono commisurare e capire in questo mondo soltanto, ma riguardano sempre il destino eterno degli uomini ». Lo Stato è responsabile del benessere dei cittadini. È legittimo che, a questo titolo, prenda iniziative al fine di orientare l’incremento della popolazione. Può farlo con un’informazione obiettiva e rispettosa, mai però con imposizioni autoritarie e cogenti. Non può legittimamente sostituirsi all’iniziativa degli sposi, primi responsabili della procreazione e dell’educazione dei propri figli. In questo campo non è autorizzato a intervenire con mezzi contrari alla legge morale.

Giancarlo Padula Direttore Terni Magazine
 
 ---
 

 Cristina Parodi dimentica La7 e mostra un fisico al top nel mare di Formentera

 

cristina parodi
 

 
 

Un topless super-tonico, un lato B assolutamente da 10 e lode e un'abbronzatura integrale spettacolare: ecco a voi una Cristina Parodi assolutamente doc. Il sole e il mare di Formentera fanno un gran bene alla conduttrice televisiva. Relax e coccole in mare insieme al marito Giorgio Gori. Cosa chiedere di più alla vita? Magari il rilancio del suo rapporto con La7. Nei giorni scorsi Urbano Cairo aveva detto di pensare ad un nuovo programma tagliato su misura per lei “in cui possa esprimersi al meglio come non è successo nel Cristina Parodi Live”.

parodi chi
 
parodi chi 2

 
parodi chi 1

Share this article :

0 comments:

Post a Comment

 
Copyright © pics from tumblr - All Rights Reserved
Proudly powered by Blogger