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allarme caldo, attenzione agli anziani. Non lasciateli soli

Written By Unknown on Friday, June 21, 2013 | 2:59 AM

Il grande caldo è alle porte e come ogni anno è fondamentale non abbassare la guardia. Gli esperti prevedono a partire da domenica 16 fino venerdì 21 giugno una vera e propria tempesta di caldo, che si preannuncia come la prima ondata a rischio, soprattutto per icittadini più fragili, come gli anziani. Per questo FederAnziani ricorda in un decalogo quali sono le regole fondamentali per prevenire i rischi del grande caldo estivo e consentire ai “nonni” di trascorrere un’estate in sicurezza:
1) Evitare di uscire nelle ore più calde della giornata, ovvero dalle 12 alle 17.
2) Arieggiare l’ambiente dove si vive, anche utilizzando un ventilatore, facendo attenzione a non esporsi alla ventilazione diretta;
3) Bere molti liquidi, almeno un litro e mezzo al giorno, per reintegrare le perdite quotidiane di sali minerali. Evitare invece bevande alcoliche, gassate, troppo zuccherate e troppo fredde e non eccedere con caffè o the.
4) Consumare pasti leggeri preferendo pasta, frutta, verdura, gelati alla frutta ed evitate civi grassi e piccanti.
5) Tenere il capo riparato dal sole.
6) Attenzione a non esporsi al sole in modo prolungato. Se, in seguito ad un’eccessiva esposizione, dovesse insorge mal di testa, è importante fare impacchi con acqua fresca per abbassare la temperatura corporea.
7) E ‘ opportuno indossare abiti leggeri, non aderenti, di colore chiaro e tessuti naturali perché le fibre sintetiche ostacolano il passaggio dell’aria.
8.) Non interrompere le terapie mediche, né sostituire i farmaci che si assumono abitualmnente, di propria iniziativa. Per ogni eventuale modifica delle cure che si stanno seguendo, consultare sempre il medico.
9) Non restate all’interno di automobili parcheggiate al sole.
10) Se è possibile, è consigliabile, infine, andare in vacanza in località collinari o termali.
Un undicesimo punto di questo decalogo, infine, è rivolto a familiari, amici, figli, nipoti e vicini di casa dei nostri “nonni” italiani: non lasciateli soli. Dategli una mano a vivere un’estate serena, bussate alla loro porta ogni tanto per sapere se hanno bisogno di qualcosa, soprattutto nei giorni in cui l’afa è più implacabile ed è consigliabile per loro restare in casa. E se vi è possibile, portateli in vacanza con voi o aiutateli ad andarci. Non si abbandonano d’estate gli animali, figuriamoci i nonni.
 
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federanziani caldoNessuna tregua dal caldo, dopo un fine settimana incandescente in quasi tutta Italia: per i giorni a venire le temperature saliranno ancora e, in particolare in sei città, il mix di caldo e umidità potrebbe portare a un’ondata di calore da “livello rosso”. A Bolzano, Bologna, Messina, Perugia, Pescara e Rieti il bollettino sul caldo della Protezione civile prevede infatti per oggi “condizioni meteorologiche a rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi” per le quali “è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio”. Attenzione (“livello arancione”) anche in altre 7 città (Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Latina, Palermo, Roma e Trieste). Tra i soggetti più a rischio sono i bambini e gli anziani. Per salvaguardarne la salute Federanziani interviene stilando un vero e proprio decalogo destinato alle famiglie: “La nostra attenzione – afferma il Presidente Roberto Messina – è rivolta agli anziani che vivono da soli, spesso ai piani alti dei palazzi, in appartamenti piccoli. Hanno problemi di salute e forse solo la pensione minima. E’ l’identikit degli anziani più a rischio caldo in estate, una fascia di popolazione che è più che mai al centro dell’attenzione, vista l’ondata di calore in corso. E’ per questo che vogliano lanciare un appello alle famiglie italiane affinché si accertino che i loro nonni assumano abbastanza liquidi per resistere alle temperature alte di questi giorni, ma anche con un bel gesto accertarsi che lo faccia l’anziano vicino di casa rimasto solo.” “Secondo dati recenti, un ultra-75enne su sette residenti nei quartieri storici delle grandi città vive da recluso perché senza ascensore – prosegue Messina -. E uno su tre è poco o per nulla autosufficiente. Si tratta di persone, inoltre, che difficilmente vengono raggiunte dai servizi con il rischio che dopo le ondate di calore ci si ritrovi a contare i morti. Occorre fare prevenzione e pensare a una gestione ordinaria di questi anziani. Il problema può essere prevenuto. Non è una novità, infatti, che l’elevata temperatura aumenti la mortalità, soprattutto degli anziani malati e con problemi come la solitudine e l’ambiente di vita scarsamente igienico”. Dopo una certa età l’organismo perde alcune capacità funzionali chiave contro il caldo. Molto spesso queste persone perdono lo stimolo della sete, in genere assumono farmaci che contrastano con la sudorazione, e spesso non ci si rende conto che qualcosa non va. Nulla di così imprevedibile, perciò, e forse una vigilanza attiva, da parte dei familiari in primis, ma anche degli amici o dei volontari, tramite visite a domicilio programmate che permettano un miglioramento delle condizioni abitative, per poter quantomeno ridurre gli esiti disastrosi di alcune estati fa. Gli anziani, per un problema di ormoni che non producono più, non si rendono conto che durante la giornata non assumono abbastanza liquidi, ed in realtà si disidratano molto facilmente. Gli anziani devono bere molto spesso, acqua oligominerale, ma anche succhi di frutta, frullati. Vanno bene anche i sorbetti e i gelati alla frutta. Ottimo il consiglio dei dieci bicchieri al giorno di acqua, “dose” ideale secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Bene anche il the, soprattutto se tiepido, da evitare, invece, bevande gasate, in particolare se contengono caffeina e anche troppo caffè: sono diuretici e causano una perdita di liquidi invece di rimpiazzarli. E’ invece assolutamente vietato l’alcol, che è un vasodilatatore e aumenta la frequenza cardiaca con tutti i rischi che ne derivano. In ogni caso, le bevande non devono mai essere ghiacciate, perché il rischio di congestione è dietro l’angolo. Il decalogo proposto da Federanziani consiglia di evitate di uscire nelle ore più calde della giornata, dalle ore 12 alle ore 17; arieggiate l’ambiente dove vivete, anche utilizzando un ventilatore; anche se non avete sete, bevete molti liquidi, almeno un litro e mezzo al giorno, per reintegrare le perdite quotidiane di sali minerali; evitate però le bevande alcoliche, gassate, troppo zuccherate e troppo fredde; consumate pasti leggeri preferendo pasta, frutta, verdura, gelati alla frutta ed evitate fritti, grassi e cibi piccanti; all’aperto riparatevi il capo dal sole; in caso di mal di testa dopo una prolungata esposizione al sole, fate impacchi con acqua fresca per abbassare la temperatura corporea; indossate abiti leggeri, non aderenti, di colore chiaro, di tessuti naturali perché le fibre sintetiche; impediscono il passaggio di aria; se soffrite di ipertensione non interrompete né sostituite di vostra iniziativa i farmaci, ma consultate sempre il vostro medico; non sostate in automobili ferme al sole; possibilmente andate in vacanza in località collinari e termali. Ma la raccomnandazione in caso di necessità e quella di contattate il vostro medico di famiglia, in quanto una corretta informazione aiuta a prevenire i disturbi legati al caldo, ma se si dovessero presentare problemi questi vanno sottoposti all’attenzione del medico.
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anziani colpi di caloreCon l’arrivo dell’estate scatta l’allerta per i pericoli del gran caldo. Per preparare la popolazione al rischio di malori per temperature troppo alte, il Ministero della Salute e il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie hanno realizzato quattro opuscoli per badanti, cittadini medici di medicina generale e operatori sanitari degli istituti di ricovero per anziani. Gli opuscoli, scaricabili anche sul sito del ministero, sono ricchi di preziose informazioni su come proteggersi dal caldo.
Per quanto riguarda le badanti che assistono un anziano a casa, bisogna innanzitutto sapere se sono presenti particolari fattori di rischio, come la presenza di altre malattie o piaghe da decubito, e poi stare attenti ai primi sintomi di un colpo di calore, fra cui confusione mentale, mal di testa, convulsioni e aumento della temperatura della pelle. Il consiglio è quello di mantenere una temperatura costante a casa sui 26°, non far uscire gli anziani tra le 11 e le 18, fargli bere liquidi non ghiacciati e vestirli con indumenti chiari di lino o cotone.
A parte gli anziani, i principali soggetti a rischio sono bambini, neonati, malati cronici, persone non autosufficienti e chi svolge attività fisica all’aperto. In caso di malore improvviso per il caldo e  in attesa di soccorsi occorre trasportare la persona in un luogo fresco, raffreddare il corpo avvolgendolo in un lenzuolo bagnato o schizzandogli acqua, far bere e non dare farmaci antipiretici. Le regole d’oro sono: non uscire nelle ore calde, indossare abiti leggeri, bere 2 litri d’acqua al giorno e mangiare molta frutta.
Per quanto riguarda i medici di famiglia devono invece tenere presente che  i sintomi di un eccessivo surriscaldamento sono crampi, edema, rush cutaneo, colpo di calore e disidratazione. Il caldo può complicare la situazione di malati che soffrono di ipertensione, scompenso cardiaco e insufficienza renale e alcuni farmaci aggravano gli effetti del colpo di calore.
Infine i consigli per gli operatori di strutture che ospitano anziani non autosufficienti: sintomi premonitori da tener d’occhio sono pallore, vertigini, nausea, polso debole, temperatura elevata. Come precauzioni è bene oscurare le finestre di camere e spazi collettivi e mantenere la temperatura con l’aria condizionata tra i 24° e 26°, nonché verificare idratazione, pressione e temperatura degli ospiti.
 
      
 
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