Katidis, dal saluto nazi al Novara: divampano le polemiche
Il passaggio di Giorgios Katidis al Novara è diventato un caso politico (Getty)
Finisce in Parlamento il caso del giocatore greco,
espulso dalle nazionali per un gesto estremista, acquistato dai piemontesi. Fabio Lavagno, parlamentare di Sel (
poteva essere diversamente,N.d D), ha presentato un'interrogazione urgente al ministro dello Sport e a quello dell'Interno
Manca ancora l'ufficialità, ma l'arrivo a Novara di Georgos Katidis, il calciatore greco radiato dalle nazionali del suo Paese per un saluto nazista, continua a far discutere.
p.s.) stupidaggini
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Confederations Cup: competizione a rischio per violenze ma la Fifa smentisce
Le numerose e quotidiane manifestazioni che stanno avendo luogo in tutte le città del Brasile stanno mettendo a forte rischio la sicurezza dell'intero paese e non sembra possibile garantire l'incolumità per nessuno. Per via di queste forti manifestazioni di ostilità, la Fifa e le delegazioni delle Nazionali partecipanti che stanno pensando di ritirarsi anzitempo ed interrompere la loro partecipazione alla Confederations Cup.
ITALIA SPINGE PER ABBANDONO MA FIFA SMENTISCE. La notizia arriva direttamente dai media brasiliani, secondo i quali l’incapacità da parte della polizia nel gestire gli scontri stanno facendo pensare in queste ore al massimo organismo mondiale del calcio di abbandonare il paese. Una decisione che darebbe un duro colpo d'immagine per il Brasile a un anno dai Mondiali e soprattutto in vista delle Olimpiadi di Rio previste per il 2016. A spingere maggiormente per lasciare la competizione sarebbe l'Italia, che avrebbe espresso fortissime perplessità sulla sicurezza a Salvador, dove domani si disputerà la sfida contro i verdeoro. Tuttavia, nel primo pomeriggio, la Fifa ha diramato una nota per sottolineare di non aver mai "discusso qualsiasi ipotesi sulla cancellazione della Confederations Cup" per le proteste. Insomma, il proseguimento della competizione non sembra in discussione ma non sono da escludere possibili ripensamenti e colpi di scena, qualora lo scenario delle proteste assumesse proporzioni più ampie.
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CALCIO ALLA TV. Arriva in Italia Fox Sports, con Liga e Premier. Addio Sky?
16 giugno alle 19:45
Arriva in Italia Fox Sports, di proprietà di Rupert Murdoch, e sarà una rivoluzione. Come sottolinea
Gazzetta.it, "il suo avvento in Italia segna una rivoluzione nell'industria televisiva del nostro Paese e mette una bandierina nel risiko internazionale dei diritti sportivi, in quella sfida senza esclusione di colpi che il colosso di Rupert Murdoch sta ingaggiando coi nuovi ricchi di
Al Jazeera".
Già, perché è notizia di oggi che
il tycoon australiano ha bruciato sul tempo Al Jazeera assicurandosi i diritti di tutti i principali campionati esteri per i prossimi due anni, esclusa la Bundesliga che è un'eslusiva di
Sky. Murdoch pigliatutto: arriva in Italia
Fox Sports con Premier, Ligue 1, Liga e FA Cup. Il canale
Fox Sports trasmetterà qualcosa come 1500 partite di queste competizioni anche in Italia.
E Sky? Murdoch, come è noto, possiede anche questa piattaforma sul territorio italiano e quindi dovrà decidere se appoggiarsi sui canali Sport o Calcio, oppure se far pagare un canone aggiuntivo per una nuova piattaforma.
Non è da escludere una collaborazione con Mediaset Premium, come si legge su Goal.com, anche se l'idea di Murdoch - che ha speso 20-25 milioni per acquisire i diritti delle principali competizioni europee, esclusa la Bundesliga esclusiva di Sky - sembra essere quella di rimpiazzare il marchio Sky con quello Fox.
In ogni caso Murdoch, che ha da poco divorziato per la terza volta nella sua vita (questa volta da Wendy Deng), non è ancora sazio e contende ad Al Jazeera anche i diritti della Serie A dopo il 2015. Tra i due colossi della pay tv si prospetta un'altra battaglia a suon di milioni.
Buon per i telespettatori italiani, però, che da settembre avranno, comunque vada, la certezza di poter vedere
Messi e Cristiano Ronaldo,
Ibrahimovic e Verratti,
Van Persie e Rooney.
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Durata record dei processi in Italia: il rapporto dell'Ocse, 788 giorni per i tre gradi di giudizio
L'Italia è maglia nera tra i Paesi dell'Ocse per la durata del processo civile
Arianna Ascione Secondo un
rapporto dell'Ocse presentato al Senato (
"Giustizia civile: come promuovere l'efficienza") per quanto riguarda la durata del processo civile l'Italia vanta un record poco invidiabile.
Il tempo medio stimato per la conclusione di un procedimento, nei tre gradi di giudizio, è di
788 giorni e in Italia ci vogliono quasi 8 anni: nel 2010 si sono impiegati 564 giorni solo per il primo grado, contro una media di 240 giorni.
Ci vogliono invece 107 giorni in Giappone, il Paese con la giustizia civile più veloce del mondo, e 368 giorni nella nostra vicina, la Svizzera. Bisogna considerare tra l'altro che Italia e Svizzera destinano al sistema giudiziario la stessa quota di Pil, lo 0,2%.
Si legge inoltre nel rapporto:
"Pur con le cautele dovute a differenze nei sistemi legali e nell'organizzazione delle statistiche giudiziarie nei diversi paesi i confronti internazionali evidenziano un'ampia variabilità nella durata dei procedimenti [...] Un aumento della durata dei procedimenti del 10 per cento è associato a una riduzione di circa 2 punti percentuali della probabilità che un soggetto dichiari di avere fiducia nel sistema giudiziario"Il ministro della Giustizia Cancellieri, in occasione della presentazione, ha sottolineato come l'efficienza della giustizia sia uno snodo strategico per il rilancio della crescita. Inoltre bisogna
"ascoltare i suggerimenti provenienti da organismi internazionali".Il presidente del Senato Grasso ha aggiunto:
"I tempi del primo grado di giudizio sono quasi il doppio della media dei paesi Ocse. I processi sono concepiti come un girone dantesco"---
C'è ancora distanza tra Matarrese e Montemurro nell'infinita trattativa per il passaggio di consegne del Bari calcio. L'offerta ufficiale del duo composto all'imprenditore della Nuova Grigliati e i Rapullino non avrebbe soddisfatto la proprietà biancorossa, pronta a rispondere per iscritto alla proposta dell'acquirente, sollevando le proprie perplessità, effettuando alcune deduzioni. Nella lettera che verrà inviata dal board dell'As Bari sarà contenuta una richiesta chiarimenti sull'offerta ricevuta: in pratica si invita il compratore a rivedere al rialzo il corrispettivo di 10 milioni indicato per l'acquisto del club, al momento ritenuto inadeguato, nonché a ridurre i tempi della rateizzazione del pagamento, attualmente dilazionabili in 10 anni.La risposta arriverà sulla scrivania di Paolo Montemurro entro i termini di validità della proposta, ovvero, al massimo, lunedì. L'offerta non sarebbe ritenuta soddisfacente anche per via di alcune clausole che potrebbero scattare in caso di penalizzazioni all'avvio della prossima stagione, arrivate (-2 punti) proprio ieri dal giudice sportivo. L' offerta poi potrebbe anche cambiare visto l'andamento delle comproprietà, che, allo stato attuale, ha visto un esborso di alcune centinaia di migliaia di euro da parte della società per riconfermare Bellomo, Romizi, Sabelli, De Falco e Fedato, in pratica l'ossatura della squadra dello scorso anno.La trattativa quindi, non è affatto chiusa. Oggi ci sarà un'ulteriore riunione interna alla proprietà, alla quale sarà presente Antonio Matarrese, nella quale verrà fatto il punto della situaizone. Atteso, a questo punto, un eventuale rilancio da parte di Montemurro e Rapullino. In caso contrario l'affare potrebbe naufragare definitivamente, lasciando il Bari alla deriva. Intanto il dg del Bari, Claudio Garzelli, commenta così il -2 inflitto dalla Commissione disciplinare nazionale: "La penalizzazione di due punti era ampiamente prevista. Sta nelle regole. Non avevamo la possibilità di pagare gli stipendi ad aprile e sapevamo che avremmo avuto una sanzione per la stagione 2013-2014".
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LA TRATTATIVA
Tensione Bari, in classifica
Se salta l’affare Montemurro tifosi in piazza
Arriva l’attesa penalizzazione di due punti
LA TRATTATIVA / Tensione Bari, in classifica
Paolo Montemurro
La penalizzazione e i dubbi sulla trattativa di vendita. Si moltiplicano gli interrogativi sul futuro del Bari. Eppure, la situazione del club biancorosso resta aperta a qualsiasi sviluppo. Nulla, in pratica, è naufragato sia sullo stato della società, sia nel dialogo per l’eventuale passaggio alla cordata composta da Paolo Montemurro (amministratore unico della Nuova Meridionale Grigliati) e Luigi Rapullino (titolare dell’azienda Sideralba), anche se sull’affare si addensano le pressioni della piazza. Andiamo con ordine. Ieri la Commissione Disciplinare si è espressa sul deferimento del club biancorosso inerente al mancato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio 2013: come previsto al Bari sono stati inflitti due punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato, mentre quattro mesi di inibizione sono stati inflitti all’amministratore unico Francesco Vinella. Sembra, tuttavia, che, per quanto concerne il capitolo emolumenti, le difficoltà siano vicine alla risoluzione. Entro il 25 giugno, infatti, il club salderà le spettanze da gennaio ad aprile: un adempimento che spianerà la strada all’iscrizione al prossimo campionato.
Nelle prossime ore, invece, si chiariranno una volta per tutte le prospettive della trattativa di vendita al duo Montemurro-Rapullino. Sembra ormai acclarato che l’offerta avanzata dagli acquirenti (dieci milioni di cui 200mila euro all’atto del preliminare, 1,3 alla sottoscrizione del passaggio di quote, 8,5 in dieci anni) non incontri appieno le richieste della proprietà. Una realtà che ha mobilitato una tifoseria già in fermento. Il gruppo noto come Tsunami biancorosso, che ha raccolto 20mila firme di tifosi determinati al cambio societario, ha annunciato una serie di proteste in forma civile qualora l’affare saltasse. Un’eventualità che, comunque, le parti stanno provando a scongiurare. Probabilmente già in giornata i legali della famiglia Matarrese invieranno ai potenziali compratori una risposta in cui si sottolineano i punti critici della proposta d’acquisto. Toccherà poi a Montemurro e Rapullino avanzare un’eventuale contro - offerta o chiedere un incontro alla proprietà. Le distanze riguardano sostanzialmente tre aspetti: la cifra di ingresso (200mila euro), la somma complessiva dell’acquisto (la valutazione del club si attesterebbe almeno sui 12 milioni) e le clausole sulle eventuali penalità derivanti dal calcio scommesse che non sarebbero state specificate nelle loro modalità. Insomma, la distanza c’è, ma potrebbe non essere incolmabile. Montemurro aspetterà un chiarimento definitivo entro domenica sera, anche perché sembra che l’imprenditore barese abbia bloccato un direttore sportivo ed un allenatore in attesa di lumi. Ieri, infine, sono state definite altre due compartecipazioni: dalla Fiorentina è stata riscattata la seconda metà del centrocampista Marco Romizi che ora è interamente del Bari, mentre sono necessarie le buste con il grosseto per definire il destino dell’under 21 Crimi che potrebbe essere rilevato dal Bari e poi eventualmente ceduto: il Genoa lo segue con attenzione.
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La rivincita delle donne: uomini in vendita a Parigi
Adriana Dibattista Si recano in boutique, scelgono un uomo, se lo fanno impacchettare e se lo portano a casa. E' proprio a Parigi, nel quartiere Les Halles, che una boutique mette in vendita ragazzi single. Un sito d'incontri francese, infatti, ha escogitato un ottimo piano di marketing per rendere felici ed estasiate tutte le donne che non riescono a trovare l'uomo giusto.
Questi, inscatolati, sono esposti in vetrina e pronti per l'uso! Ogni “femminuccia”, quindi, in cerca di ammiccanti emozioni, può consultare le varie schede d'informazione e scegliere l'uomo che maggiormente ritiene di suo gradimento o può avvalersi dell'offerta del giorno, usufruendo della promozione proposta dal negozio, esattamente come avviene in un normale supermercato. La boutique offre tutte le tipologie di amanti: il dominatore, il calvo, l'intellettuale, l'artista, il musicista ecc...
“Adotpe un mec”, ovvero “adotta un ragazzo”, è lo slogan del sito francese volto ad incrementare il numero di iscrizioni; infatti l'acquisto è possibile previa adesione gratuita. Di donne in vetrina è piena la storia del mondo, le esposizioni del corpo femminile hanno drammaticamente concorso alla creazione dello stereotipo della donna oggetto, soggetto inerme di passioni ed ardori terreni.
Con questa iniziativa, ma ce ne sono molte altre sparse per il mondo, il gentil sesso ha ridisegnato se stesso riuscendo ad affermare una presenza sociale slegata dalla sua semplice apparenza. Una vera rivoluzione copernicana che, vede la donna alla ribalta e pronta a divertirsi con un uomo “mercificato”.
Infatti, questi “bambolotti”, appena comprati, finiscono tra le lenzuola ma, sicuramente, non potranno avere accesso all'amore. Pertanto, sarebbe giusto porre un paio di quesiti alle maniache del controllo ed insoddisfatte croniche che sono frequenti recarsi presso la lussuriosa boutique: comprando un corpo, si potrà mai incontrare l'uomo dei sogni? Ottenendo un Ken, quindi, il “principe azzurro” dove va a finire?
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