Home » » dalla rete

dalla rete

Written By Unknown on Sunday, June 30, 2013 | 12:43 AM

Katie Lawrence, la ragazza che vuole diventare una bambola

Tre ore di trucco al giorno e centinaia di sterline spese per essere una "living doll"

 

 
Tre ore di trucco al giorno e centinaia di sterline spese per essere una "living doll"
Katie Lawrence diciottenne di Camberwell, quartiere di Londra, è una studentessa d'arte che ha deciso di plasmare il suo stesso corpo. La sua ossessione, confessata al quotidiano britannico Mirror, è diventare una bambola vivente, e per questo ogni giorno passa tre ore per truccarsi, cambiare il proprio look e trasformarsi in una replica perfetta delle bambole di ceramica di fine '800. Tutto il processo è documentato su YouTube, dove è diventata una sorta di simbolo delle 'living dolls'.

Dietro il trucco si nasconde però uno studio attento della cultura asiatica, fatto di lettura di manga, sessioni ai videogiochi e tanti soldi spesi per carpire anche i segreti più reconditi del mondo delle bambole. Come tutte le passioni, anche quella di voler essere una bambola vivente ha un costo non indifferente, la ragazza spende qualcosa come 200 sterline solo di make-up e oltre 80 sterline per ogni abito.
---

1. UN BAGNO DOVE L’ACQUA È PIÙ TRASH: SARA TOMMASI SCAMBIA IL FONTANONE DEL GIANICOLO PER IL BIDET DI CASA, IL DISTURBATORE DOC PAOLINI DEFLORA FONTANA DI TREVI - 2. NON SODDISFATTI DI APPARIRE NEI PORNO PIÙ TRISTI D’ITALIA, I NOSTRI PICCHIATELLI HANNO UNITO LE LORO DEBOLEZZE E GIRANO ROMA CON L’AVANZO DI “GRANDE FRATELLO”, TALE NANDO COLELLI, CERCANDO ATTENZIONE E PIZZARDONI CON LA MULTA FACILE - 3. COL MEGAFONO IN MANO, IN COSTUME DA TURISTA, PAOLINI URLA NEL MEGAFONO: “DI FRONTE A QUESTA STRAORDINARIA DONNA SARA TOMMASI”, SPERANDO CHE LA EKBERG DEI POVERI SI BUTTI. INVECE VIENE FERMATA DAI VIGILI, E SI CONSOLA BUTTANDOSI AL GIANICOLO -

  DagospiaTuristi di Fontana di TreviTuristi di Fontana di Trevi 1. SARA TOMMASI E GABRIELE PAOLINI NELLA FONTANA DI TREVI: MULTATI
RomaToday.it

Sara Tommasi coccolataSara Tommasi coccolata Una trovata pubblicitaria. Questo presumibilmente il motivo che ha portato il 'disturbatore' Gabriele Paolini e la soubrette passata al mondo dell'hard Sara Tommasi ad organizzare un fuori programma alla Fontana di Trevi. L'episodio a mezzanotte e trentacinque quando Sara Tommasi, in compagnia di Nando Colelli, collega di set e nuova fiamma della pornostar, ha prima gettato una moneta nella storica fontana della città eterna a favore di camera per poi azzardare un tuffo nella stessa.
Sara Tommasi al Fontanone del GianicoloSara Tommasi al Fontanone del Gianicolo PAOLINI NELLA FONTANA - Intenzione interrotta da Gabriele Paolini che anticipando Sara Tommasi si è tuffato nel monumento inaugurato nel 1735 e, megafono in mano, ha lodato i pregi della soubrette: "Di fronte a questa straordinaria donna - le parole del disturbatore innanzi a decine di turisti e cittadini -. Sara Tommasi, questa donna, questa ragazza è straordinaria". Quindi l'intervento della polizia locale del Centro Storico che ha fatto uscire Paolini dalla Fontana comminandogli una multa.
Sara Tommasi al Fontanone del Gianicolo

                        

2. SARA TOMMASI "HOT", STRIPTEASE NEL FONTANONE DEL GIANICOLO

(AGI) - Striptease per Sara Tommasi al Gianicolo. Ad avvertire il 113 della presenza di una ragazza nuda nel famoso "fontanone" sono stati alcuni militari di passaggio: con la showgirl c'erano il fidanzato, un "noto personaggio televisivo". Ma quando la volante del Commissariato di zona e' arrivata sul posto la giovane si era gia' rivestita ed era fuori dall'acqua.
Sara Tommasi al Fontanone del GianicoloSara Tommasi al Fontanone del Gianicolo
La posizione della donna e' al momento al vaglio della polizia che sta accertando eventuali responsabilita': Sara Tommasi nei giorni scorsi aveva improvvisato un analogo "numero" anche nella fontana del parco divertimenti di Gardaland, sconcertando i turisti presenti.
Sara Tommasi e Nando Colelli ex del grande fratello Sara Tommasi e Nando Colelli ex del grande fratello Sara Tommasi al Fontanone del Gianicolo  Sara Tommasi al Fontanone del Gianicolo
Sara Tommasi al Fontanone del Gianicolo Sara Tommasi e Nando Colelli ex del grande fratello

Sara Tommasi al Fontanone del Gianicolo

 

 
 
 
alcuni militari in via Garibaldi, nel quartiere Trastevere, hanno allertato il 113 per segnalare una ragazza nuda nella fontana. Era Sara Tommasi, che si trovava in compagnia del fidanzato, Nando Colelli, ex concorrente del Grande Fratello 11 e del disturbatore televisivo Gabriele Paolini. Un delirio.
---




A Berlino la polizia ha ucciso un uomo nudo che era entrato nella fontana di Nettuno, davanti al municipio, e brandiva un lungo coltello. L'uomo, di cui e' stata resa nota solo l'eta', 31 anni, si era inferto alcune ferite quando sono arrivati sul posto due agenti, uno di questi, minacciato con un coltello dalla vittima ha sparato un colpo che lo ha colpito in pieno petto.

--

Condannato a 5 mesi per aver fatto sesso in strada… con un divano

Gerard-Streator

WAUKESHA (Wisconsin, USA) – Quante volte avrete sentito di persone arrestate con l’accusa di “atti osceni in luogo pubblico” perché colti in flagrante nel bel mezzo di un rapporto sessuale?!? In questo caso, l’accusa è la stessa, ma l’uomo che è stato arrestato, un 46enne di nome Gerard Streator, non stava facendo sesso con una donna, bensì con un divano!
Vi sembrerà incredibile, invece è proprio così: l’uomo si trovava per strada a Waukesha, una città del Wisconsin (Stati Uniti), quando all’improvviso è stato colto da un raptus di follia: ha visto un divano abbandonato in un angolo, ed ha deciso di sfogarvi le proprie pulsioni.
Gerard-Streator-1
L’uomo, che di professione fa l’impiegato in un hotel, è stato beccato da un poliziotto fuori servizio, che l’ha trovato senza pantaloni davanti al divano: l’agente l’ha minacciato di smetterla, e così il signor Streator, spaventato, è fuggito via.
Sono comunque bastate poche ore alle forze dell’ordine per intercettare l’uomo, che ora è stato condannato a 5 mesi di reclusione con l’accusa sopracitata, rischia una multa che può arrivare fino a ben 6.000 dollari!
---
 
 

BOTTE DA FROCI! IL CONCORSO DI BELLEZZA PER DRAG QUEEN SI TRASFORMA IN RISSA

Il “Miss gay San Juan beauty contest”, il concorso di bellezza che si svolge nella città peruviana di Tarapoto, è finito a calci, pugni e tirate di parrucche - La giuria ha annunciato la vincitrice sbagliata e quella che ha dovuto cedere la corona non ci ha visto più e si è avventata sulla rivale

Da "Liberoquotidiano.it" - Foto dal "Daily Mail"
Al festival delle drag queen in Perù, dal titolo "Miss gay San Juan beauty contest", due concorrenti hanno qualcosa da ridire. La discussione, però, presto trascende e si scatena una furiosa rissa.
RISSA FRA DRAG QUEEN IN PERURISSA FRA DRAG QUEEN IN PERU RISSA FRA DRAG QUEEN IN PERURISSA FRA DRAG QUEEN IN PERU RISSA FRA DRAG QUEEN IN PERURISSA FRA DRAG QUEEN IN PERU
Il motivo? Divergenze sul giudizio della giuria. O meglio, un errore della giuria, che annuncia la vincitrice sbagliata, che poi scatena la sua furia contro la vera trionfatrice, la "Miss Gay 2013". Tutto ciò è successo a Tarapoto, città nel nord del Perù. Le autorità, per separare le due drag queen, hanno dovuto sudare sette camicie.


---
1. NELL'HOTEL DEL LIBERO SCAMBIO, IL PIAVE È LA NUOVA LAS VEGAS DEL FAMOLO STRANO - 2. UN ALBERGO VENETO, CENTO CAMERE A QUATTRO STELLE, CI SI SCAMBIANO MARITI E MOGLI. O FIDANZATI E FIDANZATE. O AMANTI E ESCORT. PER UN WEEKEND DI SESSO HARD - 3. L'ORGANIZZAZIONE, UNA GARANZIA: “WONDERFUL LIFE”, AGENZIA SPECIALIZZATA DI LIVELLO MONDIALE. DUECENTO EURO LA PRENOTAZIONE, TUTTO RIGIDAMENTE REGISTRATO - 4. “TIRIAMO LA CARRETTA TUTTA LA SETTIMANA, ALMENO NEL WEEK-END VOGLIAMO DIVERTIRCI” -

 

Cristiano Gatti per Il Giornale.it


A scanso di equivoci, mi presento rigorosamente solo. Capitasse mai di finire subito coinvolto in qualche trattativa. Dopo tutto, il ritrovo è basato sul libero scambio. Più che altro, baratto. Niente a che vedere con il commercio intensivo dell'outlet annesso, uscita casello San Donà, due milioni e mezzo di persone l'anno scorso: nell'Hotel Base, cento camere a quattro stelle, ci si scambiano mariti e mogli. O fidanzati e fidanzate. O amanti e chissà che altro.
SCAMBISTIÈ il week-end fissato già dall'anno scorso, quando si lasciarono tutti contentoni dandosi appuntamento per un'altra rimpatriata. L'organizzazione, una garanzia: «Wonderful Life», agenzia specializzata di livello mondiale. Duecento euro la prenotazione, tutto rigidamente registrato, da venerdì a domenica immersi e persi nel fantasmagorico pianeta del famolo strano.
La cena, il cocktail, buona musica: si combina in amicizia. Poi lo sbocco delle relazioni porta dritto ai piani di sopra, nelle camere. La coppia s'incrocia, diciamo così, con un'altra coppia. L'uomo con l'altra donna, la donna con l'altro uomo. Emozione unica. Così me la raccontano, così la rivendo.
Onestamente, devo avvertire di non essere esperto del settore. Ne so più di coleotteri e di catasto: su questa branca del sesso scambista sono un asino.
SCAMBISTICome mi hanno insegnato i maestri di giornalismo, in questi casi meglio appoggiarsi alla competenza dell'esperto. Stavolta però la missione non è facile. L'Hotel Base è blindato dai gorilla del servizio d'ordine. Passano solo gli iscritti, con braccialetto fucsia al polso: gli altri, pedalare. Hanno scelto questo luogo perché è viabilisticamente strategico: velocemente raggiungibile dall'aeroporto di Venezia, nonché da Austria, Slovenia, Croazia, Triveneto, vale a dire da un bacino molto ampio e piuttosto portato - così risulta - per il genere.
SCAMBISTITanti gli stranieri (fonte segreta dell'albergo): da Dubai, dall'America, dalla Russia. Età media compresa tra i trenta e i cinquanta. In totale, poco meno di duecento iscritti. Gli ospiti arrivano in Porsche, in Bmw, scendono dai taxi. Quindi discretamente svaniscono. Vedo gente distinta, gente palestrata, gente giovanile, gente naif, gente cui affiderei le chiavi della macchina e gente cui non affiderei neppure i gerani da bagnare.
Questa è un'umanità sommersa, ma risulta molto vitale. Si parla di vera e propria esplosione del fenomeno. A muoverla, nei locali più defilati di città e contrade, ma anche dentro gli appartamenti più appartati, sono tanti fattori: la noia che ad un certo punto affligge il legame di lunga durata, la fantasia che ad un certo punto scalpita e non si trattiene più, la molla della trasgressione, altro ancora.
trasgressione, altro ancora.SCAMBISTI
Se siano pervertiti e degenerati, oppure semplicemente liberi da qualsiasi freno e da qualsiasi tabù, soltanto loro lo sanno. Di certo, vivono l'incontro con animo spensierato: scambiano il partner come noi scambiavamo Pizzaballa e Maldera dal mazzetto delle figurine.
Da ignorante totale, non voglio fingere di saperla troppo lunga: a rivelarmi tecniche e dettagli è la guida che finalmente riesco ad arpionare. La trattativa è estenuante, ma alla fine accetta di educarmi. Condizioni: nome di fantasia e poche domande sul privato.
SCAMBISTI
Dunque, lo chiamo Dagoberto e mi accontento di sapere che è genericamente dell'area veneta, genericamente «agente di commercio». Al suo fianco una compagna, che non so se moglie o altro, sui quaranta, un po' strappona. Lei non parla: dev'essere timidezza. Dagoberto invece è un simpaticone. Non ha problemi e remore. Sinteticamente, questa la sua lezione, esposta con atteggiamento lodevolmente divulgativo, tipo Alberto Angela a Superquark.
SCAMBISTI
Perché si scambia? «Tiriamo la carretta tutta la settimana, almeno nel week-end vogliamo divertirci». Perché non la pesca? «Perché non dà le stesse emozioni, lei che dice?». Perché al raduno di Noventa? «Solitamente io e la mia compagna andiamo in Slovenia, ma da quando c'è Noventa ne approfittiamo: qui ci sono solo bei tipi, gente distinta, tanti stranieri di classe».
Sicuro che siano tutte coppie vere? «No. Magari qualcuno viene con una escort e scambia quella. Ma sinceramente non mi interessa». Si può riconoscere la coppia vera? «La coppia vera ci mette sempre più passione». Bisogna essere d'accordo in quattro? «Tendenzialmente sì. Ma spesso un partner accetta l'incontro poco gradito per non mortificare il proprio compagno».
Sensi di colpa? «Mai. Compatisco voi tradizionali. Non sapete quello che vi perdete». Strani effetti sapendo che la sua donna sta fra le braccia di un altro? «Mai. Perché so che è felice». Ma farlo tra voi, ogni tanto? «Ogni tanto. Ed è più bello. Sembra nuovo».
SCAMBISTIISCAMBISTI
Dagoberto va un po' di fretta. Non voglio abusare. E oltre tutto il suo non è l'unico punto di vista nel torrido week-end sulla linea del Piave. Là fuori c'è anche un paese che sta diventando storica capitale scambista. Finora non risultano raccolte di firme, fiaccolate, anatemi dai pulpiti: solo ironie maialesche nei bar, quando il prosecco arriva ai livelli di guardia.
Vicino alla parrocchiale di San Mauro incontro la signora Anna: a occhio e croce, non è scambista. Su con l'età, vestita con decoro, i suoi bravi orecchini d'oro e una lieve linea di rossetto, ha l'aria della saggia. Quello che mi dice è molto stringato, ma sentito: «Guardi: prima l'outlet, adesso questi qui. Cosa vogliono fare, trasformare Noventa in una Las Vegas di perdizione?».
SCAMBISTI
La domanda non è per niente stupida. La riporto papale papale al sindaco, Alessandro Nardese. Il suo commento: «Con l'outlet teniamo lontana la crisi. Milioni di visitatori, alberghi pieni. Quanto agli scambisti, posso personalmente non condividere. Ma da sindaco devo dire che finchè non commettono reati, tipo droga, prostituzione, schiamazzi, non ho niente da eccepire. Nella vita privata delle persone non si entra. Del resto, questo è un fenomeno in grande diffusione, nella zona. Piaccia o no, è il costume della società attuale».
SCAMBISTI
Come dice Dagoberto, noi tradizionali non sappiamo quello che ci perdiamo. Mentre lui e gli altri, là dentro l'Hotel Base, si godono la loro Gardaland Hard, lascio la postazione e faccio ritorno alla normalità. Neppure loro, in fondo, sanno quello che si perdono.

 ---

 Ha solo 6 anni, ma sembra indemoniata.. Guardate cos’ha fatto in diretta tv..         

 
Aaralyn: 6 anni e una voce da indemoniata.
 
Incredibile esibizione in stile “Death Metal” per Aaralyn, una bambina di sei anni che durante il programma televisivo America’s got talent ha incantato pubblico e giuria col suo faccino d’angelo e una voce che sembra provenire direttamente dagli inferi.

 
----
 
  Yana Yatskovskaya... e' russa la Miss del mese di Maggio                              
 
 ----



18:25

Il presidente dello Zimbabwe: “I gay sono peggio dei cani e dei maiali”

Il presidente Mugabe ha parlato in una chiesa, di fronte a una platea di cattolici, promettendo l'inferno per tutti gli omosessuali.

 
Il presidente dello Zimbabwe:
Le elezioni presidenziali in Zimbabwe si avvicinano e Robert Mugabe, 89 anni dei quali 25 al capo dello stato africano, sembra intenzionato a farsi rieleggere. Anche per questo le ultime settimane sono state piene di dichiarazioni forti, l'ultima delle quali ha fatto il giro del mondo ed è da manuale dell'intolleranza. Mugabe ha infatti lanciato un'autentica crociata contro gay e lesbiche, ai quali ha assicurato che per loro lo Zimbabwe diventerà un inferno, più di quanto non lo sia già adesso. Oggi nello Zimbabwe i rapporti fisici – anche solo tenersi per mano o scambiarsi una carezza – tra persone dello stesso sesso sono puniti con alcuni mesi di reclusione. Troppo poco per l'immarcescibile presidente, che annuncia che introdurrà per questi reati la condanna a vita.

I toni utilizzati da Mugabe sono da crociata. Il presidente, parlando in una chiesa davanti a una platea di cattolici ha bollato l'omosessualità come ”una degradazione della dignità umana”, una cosa ”contro natura”, perché gli omosessuali ”sono peggio dei cani e dei maiali”. Non si deve credere che Mugabe sia un solitario predicatore contro i gay, perché, in un Paese in cui l'omosessualità è considerata, più che un tabù, un cancro della società, anche gli altri candidati alla presidenza su questo argomento sono molto duri. Come ha fatto un esponente del Movimento per il cambiamento democratico che, riferisce il sito Afriquinfos, ha caldamente consigliato agli omosessuali di abbandonare lo Zimbabwe ed andare in Sud Africa, ”dove uomini vanno a letto con altri uomini per soddisfare Satana”. Il diavolo, ha aggiunto, non riuscià a conquistare l'Africa.
---


Sara, storia di una trans felice. A Scampia

                                                           
Lei è Sara Carbone, una trans che con coraggio e determinazione (ma anche dolore) si è ritrovata e ha fatto "innamorare" di sé artisti, scrittori, intellettuali. Ha sempre rifiutato la prostituzione, si è messa in proprio come parrucchiera, ha conosciuto l'amore e tanti pregiudizi. Ora divide la sua vita tra gli spettacoli di burlesque e il suo negozio, ma anche volontariato: "Ho perso l'infanzia, ora la rivincita è aiutare i ragazzini in difficoltà


“Sara Sarà”: trans verso il futuro secondo Peppe Lanzetta



   


“Sara Sarà” è un corto che narra l”epopea’ di Sara Carbone (trans di Piscinola che lavora come parrucchiera e si esibisce in spettacoli di burlesque) e che segna il ritorno di Peppe Lanzetta dietro la macchina da presa.
“Un omaggio a Salvatore Piscicelli - spiega Lanzetta al Corriere del Mezzogiorno - e al suo film ‘Le occasioni di Rosa’: la mitica passeggiata di Marina Suma diventa trent’ anni dopo il percorso di un trans verso il futuro”.


Mater natura
Mater natura - Un film di Massimo Andrei (2005). In questo film Sara Carbone interpreta Suegno
----

La famiglia da record con 16 figli

Paola è la sedicesima figlia dei coniugi Anania di Catanzaro


neonato

Questo fiocco rosa ha un ‘sapore’ assolutamente speciale. C’è grande gioia da quando è stato esposto nella mattinata di ieri all’ospedale di Catanzaro, luogo in cui è nata la piccola Paola, l’ultima arrivata di una famiglia record che vanta attualmente ben sedici figli.
Ad accogliere la bimba, vicino alla mamma Rita e al papà Aurelio, c’era tutta la famiglia: un vero e proprio esercito di fratelli e sorelle che ora hanno una gran voglia di festeggiare con gli amici e con tutti i parenti. Una famiglia così numerosa non si era mai vista prima d’oggi.
Aurelio lavora all’Accademia di Belle Arti del capoluogo calabrese, mentre Rita, per seguire i figli, il lavoro l’ha dovuto abbandonare. La coppia è molto religiosa ed è impegnata in un percorso di fede neocatecumenale. Si tratta sicuramente di un aiuto consistente per tenere unito un nucleo familiare così numeroso. Diciotto persone sotto lo stesso tetto. Quanto è grande, a tal proposito, la loro casa?C’è chi si aspetta una mega villa, ma non è così. La famiglia Anania è speciale anche in questo. Vivono tutti in un appartamento di 110 metri quadrati in un quartiere di nuova costruzione della città calabrese e non paiono per nulla intenzionati a lasciarsi intimorire dalla crisi. La loro è una famiglia davvero molto particolare e fuori dai canoni in un periodo che si caratterizza per l’invecchiamento della popolazione e per la crescita zero. Ad attendere l’arrivo dell’ultima arrivata ci sono tutti gli altri figli: Marta, Priscilla, Luca, Maria, Giacomo, Lucia, Felicita, Giuditta, Elia, Beatrice, Benedetto, Giovanni, Salvatore e Bruno e la più piccola Domitilla, arrivata appena la scorsa estate.

---


A CATANZARO

Calabria, famiglia da record: 16 figli

La più piccola, Paola, è nata il 30 giugno.

È nata Paola, la 16esima figlia dei coniugi Aurelio e Rita Anania di Catanzaro. La piccola, come ha riportato il sito web Catanzaro Informa, ha visto la luce alle 5.20 di del 29 giugno. Aurelio, 46 anni, lavora come bidello all'Accademia di Belle Arti del capoluogo calabrese e Rita Procopio, 42enne, invece, si occupa dei figli. La coppia è molto religiosa ed è impegnata in un percorso di fede neocatecumenale.
IL RESTO DELLA FAMIGLIA. Gli Anania vivono in un appartamento di 110 metri quadrati in un quartiere di recente espansione della città. Ad attendere l'ultima arrivata ci sono Marta (oggi 18enne), Priscilla, Luca, Maria, Giacomo, Lucia, Felicita, Giuditta, Elia, Beatrice, Benedetto, Giovanni, Salvatore e Bruno e la più piccola Domitilla, nata appena la scorsa estate.
IL MATRIMONIO E I FIGLI. Al Corriere della Sera, tempo fa, i coniugi Anania avevano dichiarato: «Siamo una famiglia straordinariamente normale... Ma il merito non è nostro. Semplicemente perché è un'opera di Dio». Aurelio e Rita si sono sposati l'8 dicembre 1993 dopo otto anni di fidanzamento e tenendo fede, ci tengono a raccontarlo, al voto di castità prematrimoniale. E da allora è cominciata la serie ininterrotta di figli.
STIPENDIO DA 2.200 EURO. Sempre al Corriere, Aurelio, aveva spiegato come fanno a vivere con il suo stipendio. «Volete sapere quanto guadagno? 2.200 euro al mese, inclusi gli assegni familiari». E per arrivare alla fine del mese? «C'è sempre l'aiuto della Provvidenza, sicuro, puntuale e ben tangibile. Si può scoprire, per esempio, in un arretrato imprevisto. In un sostegno che arriva da qualche parte. Sono autentici piccoli miracoli, basta saperli capire. L'uomo può anche offendere, se regala qualcosa a qualcuno. Dio non lo fa mai. E non ti costringe nemmeno a chiedere, perché si muove in anticipo sapendo delle tue necessità».
----



Rom: li chiamano 'poverini', ma sono ricchissimi

Grazie ai salottieri della sinistra, i nomadi usufruiscono prima degli italiani di case popolari, servizi sociali e asili nido. In alcune regioni, percepiscono anche dei sussidi

Rom: li chiamano 'poverini', ma sono ricchissimi
C’è chi la crisi non la sente: gli zingari, con i soldi dei furti, investono anche nel mattone. Però per lo Stato sono nullatenenti
Doverosa premessa: ormai ci fanno anche fessi. Oltre a beneficiare dei sussidi, case popolari, servizi sociali e asili nido prima degli italiani – grazie a una sinistra radical-chic e ai Pisapia (Milano), Marino (Roma), Zedda (Cagliari) e De Magistris (Napoli) di turno – i rom da “poveretti” sono diventati imprenditori ma soprattutto ricchi. Ora, investono anche nel mattone. Secondo la Procura di Bolzano hanno comprato un appartamento (dal valore di 210mila euro), oltre che un camper e altri mezzi, con i soldi racimolati in decine di furti. Così, sette rom vicentini (Romeo Maier, Anna Teresa Hudorovic, Rian Maier, Loredana Maier, Samanta Levacovich, Paola Held e Persilla Maier) sono finiti in carcere. Associazione a delinquere finalizzata a commettere un numero imprecisato di furti aggravati è l’accusa mossa dalla Magistratura altolesina.
Dalle indagini svolte dagli inquirenti, i nomadi – appartenenti alla stessa famiglia - avrebbero agito sotto il controllo di un'unica organizzazione dove ai vertici ci sarebbero Romeo Maier e Anna Teresa Hudorovic che coordinavano l'attività del gruppo, conferendo disposizioni ai complici per la parte logistica (come il pieno di carburante per i veicoli e la gestione dei materiali rubati).
Tantissimi i furti contestati. Nella provincia di Bolzano, sono 21 i colpi messi a segno in alberghi e appartamenti. Obereggen, Naz Sciaves, Marlengo, Sesto Pusteria, Appiano e Riscone di Brunico le mete preferite. Non solo, anche in Trentino e nel Vicentino. Per lo Stato, però, sono poveri da tutelare. Agli italiani chi ci pensa?  
 
Luca Libanese
------


         
         

Katharine Hepburn
 

Katharine Hepburn


Che altro titolo vuoi dare, a un ricordo fotografico della più grande di tutte, che è morta oggi dieci anni fa?


 
Il 29 giugno di 10 anni fa tutte le luci di Broadway a New York vennero spente per un’ora: era morta quel giorno, a 96 anni, Katharine Hepburn, grande attrice ribelle e anticonformista che aveva attraversato il cinema americano di tutto il secolo precedente, forse la più grande diva dei tempi dei “divi” la cui popolarità non fosse legata a un’ideale immediato e canonico di bellezza. Al cinema, in teatro, in tv, era stata versatile, bizzarra, brillante, con l’inconfondibile voce che lei stessa aveva definito «un incrocio tra Paperino e uno Stradivari» e una personalità che permetteva a tutti i suoi personaggi di tenere testa ai loro interlocutori maschili. Katharine Hepburn è tutt’oggi l’attrice ad aver vinto il maggior numero di premi Oscar, 4 su 12 nomination, ed è entrata nell’immaginario come la figlia o la moglie ribelle, la zitella eccentrica e un po’ stralunata, la donna libera e indipendente nel cinema come nella vita. Faticò molto per ottenere successo, in un’epoca in cui le donne nel cinema e nella società erano fondamentalmente sottomesse agli uomini e i loro ruoli erano legati a questo e alla loro avvenenza, ma per fare questo sacrificò al lavoro e al successo la vita privata, come raccontò in una delle poche interviste rilasciate durante la sua carriera (nel 1991, a Barbara Walters della ABC), quando disse di «aver vissuto come un uomo».
E Katharine Hepburn era mascolina, e non di certo la classica bellezza americana: quando arrivò ad Hollywood nel 1932 i dirigenti della RKO la descrissero come una specie di “incrocio tra un cavallo e una scimmia”, ma lo stesso anno le fecero girare il primo film con George Cukor, Febbre di vivere (il primo di una lunga serie con lui). Col volto spigoloso, esile e altissima, virile ma anche affascinante col suo modo di fare austero e altezzoso, intraprendente e insopportabile, che indossava solo pantaloni e detestava le incursioni dei giornalisti nella sua vita privata, negli anni Trenta era stata soprannominata Katharine of Arrogance ed era vista come “un’avvelenatrice di botteghini” perché i suoi film non incassavano abbastanza.
Ma nel 1933 aveva vinto il suo primo Oscar per La gloria del mattino (alla sua terza interpretazione) e nel 1938 aveva recitato in una delle commedie più belle della storia del cinema, Susanna (Bringin’ Up Baby) di Howard Hawks, insieme a Cary Grant (e a un celebre cucciolo di leopardo). Secondo la RKO non avrebbe avuto successo, e con quel caratterino e le sue idee progressiste non avrebbe fatto strada. Era nata a Hartford, nel Connecticut il 12 maggio 1907 (anche se per anni usò la data di nascita del fratello morto suicida quando lei era molto piccola, l’8 novembre), una casa in cui si sentivano discorsi considerati all’epoca scandalosi: suo padre, un urologo, era un convinto sostenitore del controllo delle nascite e della necessità di informare la gente sui rischi delle malattie veneree, sua madre una femminista a capo dell’associazione statale delle suffragette.


E negli anni Quaranta, in un momento in cui il ruolo della donna iniziava ad essere riconosciuto nella società americana, Hepburn impose il suo modello arrivando persino a schierarsi apertamente contro “la caccia alle streghe” nel mondo del cinema promossa dai senatori anticomunisti e rischiando in prima persona incriminazioni per attività antiamericane.
Nel frattempo, dopo essere stata licenziata dalla RKO, nel 1940 ottenne un successo definitivo con l’interpretazione di Tracy Lord, l’ereditiera viziata di Scandalo a Filadelfia di George Cukor, brillante saggio di recitazione con Cary Grant e James Stewart (tratto dall’omonima opera teatrale che la stessa Hepburn aveva interpretato un anno prima a Broadway).

Due anni dopo incontrò Spencer Tracy, sul set della Donna del giorno di George Stevens: lui era sposato (non divorziò mai da sua moglie per ragioni di fede cattolica), lei dal divorzio col suo unico marito nel 1934 aveva deciso di non sposarsi mai più (ma aveva avuto, tra le altre, una movimentata storia col produttore Howard Hughes, raccontata nel film di Scorsese The Aviator). Iniziarono una lunga ed intensa relazione, nella vita e nel lavoro: fecero insieme 9 film, in cui duettavano e duellavano in ormai leggendarie schermaglie verbali: Il Mare d’erba di Elia Kazan, La costola di Adamo di Cukor, La segretaria quasi privata di Walter Lang e infine nel 1967, l’ultimo film di Tracy, Indovina chi viene a cena? di Stanley Kramer, per cui ricevette il suo secondo premio Oscar e che è rimasto la memoria mondiale del rapporto tra lei e Tracy.

Gli altri due Oscar arrivarono nel 1968 per Il leone d’inverno di Anthony Harvey e l’ultimo nel 1981 per Sul lago dorato (col suo vecchio amico Henry Fonda, premiato come miglior attore per lo stesso film, facevano gli anziani e si prendevano in giro). Ma prima ancora Katharine Hepburn aveva interpretato altri memorabili ruoli: tra questi, la missionaria Rose innamorata del burbero e alcolizzato Humphrey Bogart ne La Regina d’Africa di John Huston, nel 1951 (sulla cui lavorazione lei scrisse il libro “The Making of The African Queen or How I Went to Africa with Bogie, Bacall and Huston and Almost Lost My Mind”) e nel 1959 Violet Venable, la madre ossessiva e inquietante di Improvvisamente l’estate scorsa di Joseph Mankiewicz, con Liz Taylor e Montgomery Clift. Nel 1975, a quasi settant’anni, fece Amore tra le rovine, litigando meravigliosamente con Laurence Olivier in una storia d’amore anziano.
«Non ho paura di morire. Dev’essere meraviglioso, come un lungo sonno», aveva detto una volta.
---
 
 Cicogna per Barbara Berlusconi e Pato?

Più forti della presunta crisi e della lontananza: Barbara Berlusconi e Pato non solo sono ancora innamoratissimi, ma sarebbero pure in attesa di un figlio... ecco chi lo dice

Barbara Berlusconi e Pato alla Scala di Milano
 
 
 Pato abbraccia Barbara in spiaggiaAlexandre Pato e Barbara Berlusconi
 
 
      
Pato e Barbara Berlusconi affettuosi
 
Pato bacia Barbara sulla pancia








Altro che crisi: Barbara Berlusconi  e Alexandre Pato aspetterebbero un figlio, o almeno questo è quello che sostiene una nota rivista Brasiliana.
Per il momento nessun annuncio ufficiale, anche perchè Barbara è sempre stata molto riservata in fatto di vita privata. Solo nell'ultimo mese infatti la giovane Berlusconi ha addirittura querelato la rivista Diva e Donna per colpa di alcune foto proposte - a suo dire - in maniera ingannevole. Diva e Donna le aveva addossato un flirt con un giovane imprenditore, ma lei ci aveva tenuto a precisare (per vie legali) che si trattava solo di un amico che stava salutando dopo una cena alla quale partecipavano molte altre persone
Insomma, non sarà un caso se nei mesi scorsi le voci ricorrenti di crisi tra Barbara e Alexandre si sono rincorse numerose. Lui è tornato a giocare in Brasile, mentre lei è ovviamente rimasta a Milano. Di sicuro non è facile portare avanti una storia a distanza se di mezzo c'è l'Oceano. Dopo qualche tempo poi, i tabloid brasiliani hanno cominciato ad attribuire a lui una serie di flirt. Ma appena i due si sono rivisti - in queste settimane - per le vacanze estive, sono sembrati innamorati e molto uniti come sempre.
E adesso le indiscrezioni sulla gravidanza. Bisogna sicuramente prenderle con le molle, visto che la notizia è stata data dallo stesso tabloid brasiliano che aveva attribuito a Pato diversi flirt.
                                                  

 
 pato e barbara
Camila Oliveira Camila Oliveira nuova fiamma di Pato  

 

-

I gemelli che ridono a comando

        



 

Le risate dei bambini, si sa, sono contagiose. Che dire allora di questi 4 gemellini che ridono tutti insieme al comando di un anchorman? Un video divertente che testimonia il successo su Youtube di filmati con protagonisti i bambini, vere e proprie star del web per spontaneità e buonumore.

 

---


 

 
 
Geronimo va a nozze,le foto del sì di La Russa Jr.
 


 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

      

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 
 

 

 

 


 


 

 

 

 

 
 
 

 

 


 


 

 

 








Share this article :

0 comments:

Post a Comment

 
Copyright © pics from tumblr - All Rights Reserved
Proudly powered by Blogger