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(in e out) politica

Written By Unknown on Sunday, June 30, 2013 | 1:04 AM

TORNA FORZA ITALIA, LA DESTRA STORICA SI RIUNISCE A LECCE. ALEMANNO: SPAZIO PER UN NUOVO SOGGETTO POLITICO

Con il ritorno di Forza Italia, cosa faranno gli ex An? Chi resta? E chi va via? Se da una parte Maurizio Gasparri e Altero Matteoli sembrano restare con Silvio Berlusconi in una riedizione 2.0 del suo vecchio partito, dall’altra ci sono altri nomi che si preparano a occupare quello spazio lasciato a destra dalla crisi del Pdl. Riunita a Lecce in una convention, la destra storica getta le basi e il cantiere per una rifondazione che si legge tutta nelle parole di Gianni Alemanno.
L’ex sindaco di Roma,  chiarisce che ora, si deve prendere atto della proposta di Berlusconi “di riorganizzare il centrodestra sulla base di piu’ soggetti partitici. Siamo in una fase di transizione dalla seconda Repubblica alla terza ed e’ necessario definire nuovi modelli organizzativi e politici per rispondere in modo vincente a questi cambiamenti’‘. Lo spazio che si è aperto deve essere occupato da un nuovo soggetto politico che deve partire dai valori della destra, essere “proiettato verso il futuro e ancorato nel popolarismo europeo”. “E’ un percorso che dobbiamo fare insieme, valorizzando tutte le potenzialita’ che si sono espresse dentro e fuori il Pdl, non per dividere, ma per unire in modo nuovo il centrodestra italiano”.
Anche Francesco Storace è convinto della nascita di questa nuova compagine: ”’Nasce eccome il nuovo progetto politico di destra, ormai c’e’ una consapevolezza comune e nonostante qualche resistenza ce la faremo”. ‘Se si ricostruisce Forza Italia con quel simbolo, e rappresenta il nuovo, perche’ non dovrebbe essere lo stesso anche per una destra che conservi il simbolo di Alleanza nazionale. Si tratta di un’operazione di igiene politica”. ”Rivolgo un appello – ha aggiunto Storace – per creare una nuova formazione politica attorno ai contenuti della sovranita’ e della tradizione che guardi agli ultimi per ritrovare la destra”.
Ma a Lecce ci sono da Adriana Poli Bortone a Roberto Menia, da Gustavo Selva, a Domenico Nania e Adolfo Urso che spiega: ”Ci vuole un grande progetto inclusivo e davvero riformatore”. Mario Landolfi, invece, lancia il prossimo appuntamento: ”Alle ultime politiche il Pdl ha perso 6 milioni di voti, sono tutte quelle persone che hanno perso i valori di riferimento della destra”. Il ”cantiere della nuova destra” vedra’ la sua prossima tappa ad Orvieto, il 13 e il 14 Luglio
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LA “COSA NERA”: DA ALEMANNO A STORACE PASSANDO PER FDI, SI PENSA A UN NUOVO SOGGETTO POLITICO A DESTRA

storace-alemanno
 Mario Di Matteo
 
 
Continua con insistenza il tam tam sulla “cosa nera” e sulla possibile reunion degli ex An che, se si tornasse a Forza Italia, prospettano una convergenza di forze di destra per creare un nuovo soggetto politico. E’ questa la direzione dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che dice no a un partito azienda e che si prepara a riaprire il dibattito delle forze An: se torna Forza Italia perché non può tornare An o un partito che da lì risorga?
Anche Fratelli D’Italia apre un dibattito su idee e valori della destra promuovendo un confronto tra gli altri, Ignazio La Russa,  Giorgia Melonie Francesco Storace, nell’ambito delle Giornate Tricolore.
“La nostra ambizione è quella di ritrovarci tutti assieme, ma tutti quelli che sono contro il centrosinistra comunque, non con quelli che poi dicono sì alle larghe intese e ci vanno a braccetto” ha spiegato Ignazio La Russa, poi ripreso anche dalla leader di Fdi,  Giorgia Meloni: “Noi non intendiamo fare come il Pdl che da una parte si dice contro il centro-sinistra e poi ci va insieme al governo. Mi dispiace per chi vuole celebrare il funerale della destra, che invece non si può ammazzare. A destra ci sono le idee, i valori, che magari la gente può non comprendere in questo momento, ma che poi riesplodono”.
Sul nuovo soggetto politico a destra, anche Storace ha le idee molto chiare: “Il nuovo soggetto a destra deve puntare sui contenuti. Il grande tema è quello di porsi al servizio del Paese e degli italiani. Per questo vi chiedo anche (rivolto ai presenti all’incontro, ndr): quanti di voi sono d’accordo sul fatto che la sovranità è la cifra che deve caratterizzare il nuovo soggetto politico? E’ possibile pensare ad un referendum sul fiscal compact, ad esempio? Il discorso sulla leadership – ha quindi aggiunto il fondatore de La Destra – per adesso non mi appassiona, anche se so chi non diventerà leader…”.
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Uomini e donne gay, Giovanardi all'attacco

L'ex Ministro PDL: «Constato che le lobby gay sono molto potenti e evidentemente muovono miliardi. Se dovesse andare in onda 'Uomini e Donne gay', impedirei a mia nipotina minorenne di guardare il programma»

 


 
l'On. Giovanardi

La conduttrice di «Uomini e Donne», Maria de Filippi
 
La conduttrice di «Uomini e Donne», Maria de Filippi
«Constato che le lobby gay sono molto potenti e evidentemente muovono miliardi. Se dovesse andare in onda 'Uomini e Donne gay', impedirei a mia nipotina minorenne di guardare il programma. Ai miei nipoti di 4 anni e 5 anni non li metterei davanti alla tv a vedere una cosa così. Avranno col tempo una loro sessualità ma non lo metto da minorenne e da bambino davanti alla tv dove ci sono scene di sesso esplicito. È chiaro che a un bambino di 4 o 5 anni che vede scene di questo tipo cosa gli spiego? Che è un'anomalia? E allora può chiedermi perchè ho una mamma e un papà e li ci sono due papà?». Lo ha dichiarato l'ex ministro Pdl Carlo Giovanardi intervenendo a KlausCondicio, il programma tv di Klaus Davi in onda su YouTube, in merito alle anticipazioni su una versione omosex del celebre programma di Maria De Filippi.
LOBBY POTENTISSIMA - «Se penso che ormai da anni in tutti i festival del cinema, nelle fiction, in tv, c'è un overdose di programmi gay - ha proseguito - non posso che constatare che la moda è quella di rappresentare situazioni di questo tipo. Le lobby gay sono potentissime anche dal punto di vista economico quindi il fatto che ci sia riproposto costantemente e insistentemente questo modello è un fatto culturale che rischia di offuscare il modello eterosessuale. Lo scandalo non è la singola trasmissione. Lo scandalo - continua Giovanardi - non è questa trasmissione, visto che uno può anche cambiare canale, ma che a breve verranno criminalizzati e penalmente perseguiti programmi in cui si rappresenta Valentino e Valentina dicendo che è quello il modello. E' quello che sta accadendo, appena al di là ormai del fatto che una trasmissione televisiva ci racconti Ugo che corteggia Ugo o Maria che corteggia Maria, qui siamo al punto che se uno dice che la normalità è Ugo che corteggia Maria rischia recriminazioni».
CONFORMISMO DEI TEMPI - «Che una trasmissione pomeridiana - ha concluso l'esponente Pdl - si accodi ad altre mille forme di spettacolo dove se non c'è la storia gay sembra che non ci sia la storia, è un segno del conformismo dei tempi e che questo sia diventato il simbolo dell'attenzione al tema dei diritti è una cosa veramente singolare».
 
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Altri mattoni nel cantiere della nuova destra

Nella città pugliese l'iniziativa organizzata da Adriana Poli Bortone

Altri mattoni nel cantiere della nuova destraAppassionato dibattuto anche a Lecce. Storace: Se si riforma Forza Italia, può rinascere anche An in nome di sovranità e tradizione. Alemanno: Ora valorizziamo tutte le potenzialità che si sono espresse dentro e fuori il Pdl


 
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 Un passo avanti? Forse qualcosa di più. A sentire le parole di Francesco Storace, uno degli animatori più vivaci del dibattito sulla nascita di una nuova formazione politica in Italia, “nasce, eccome, il nuovo progetto politico di destra, ormai c'è una consapevolezza comune e nonostante qualche resistenza ce la faremo”.
Dopo Palermo, Milano ed altri confronti, Lecce segna insomma uno spartiacque per merito dell’iniziativa voluta da Adriana Poli Bortone. “Non siamo qui per scegliere un leader, bisogna prima partire dalla base, senza colonnelli e colonnelle. Al di là dei simboli – ha annunciato ieri la “padrona di casa” – riprendiamoci i valori e i percorsi della destra per dare all’Italia e all’Europa una destra moderna che sappia dare nuove risposte concrete non solo in termine di emergenze, ma soprattutto di progettualità.”
Alla convention di ieri hanno partecipato in tanti: tra gli altri Alemanno, Viespoli, Crosetto, Salvatore Tatarella, Ronchi.
Atteso era appunto il discorso di Alemanno. “Dobbiamo prendere atto della proposta di Silvio Berlusconi di riorganizzare il centrodestra sulla base di più soggetti partitici. Siamo in una fase di transizione dalla seconda Repubblica alla terza ed è necessario definire nuovi modelli organizzativi e politici per rispondere in modo vincente a questi cambiamenti”, ha dichiarato l’ex sindaco di Roma. “C’è quindi spazio – ha poi continuato – per creare un nuovo soggetto politico che, partendo dai valori della destra, sia proiettato verso il futuro e ancorato nel popolarismo europeo. E’ un percorso che dobbiamo fare insieme, valorizzando tutte le potenzialità che si sono espresse dentro e fuori il Pdl, non per dividere, ma per unire in modo nuovo il centrodestra italiano”.
Un discorso, quello della composizione del centro-destra, approfondito da Francesco Storace, leader de La Destra. “Se si ricostruisce Forza Italia con quel simbolo, e rappresenta il nuovo, perché non dovrebbe essere lo stesso anche per una destra che conservi il simbolo di Alleanza nazionale. Si tratta di un'operazione di igiene politica. Rivolgo un appello - ha aggiunto Storace - per creare una nuova formazione politica attorno ai contenuti della sovranità e della tradizione che guardi agli ultimi per ritrovare la destra”.
A Lecce anche l'ex sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto: “Fratelli d'Italia – ha affermato il “gigante” piemontese – è il nucleo su cui ricostruire il centrodestra. Credo che attorno a questa esperienza si possa costruire un'offerta politica più ampia”. “Ci vuole un grande progetto inclusivo e davvero riformatore”, secondo il presidente di Fare Futuro Adolfo Urso, mentre Mario Landolfi ricorda che “alle ultime politiche il Pdl ha perso 6 milioni di voti, sono tutte quelle persone che hanno perso i valori di riferimento della destra”. 
 
Robert Vignola
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