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I fatti del giorno

Written By Unknown on Tuesday, June 25, 2013 | 2:03 AM


Finanza perquisisce società di calcio di Serie A e B: indagine sull'attività dei procuratori Mazzoni e Moggi

                                                      
 

Sotto la lente d'ingrandimento i contratti dei calciatori rappresentati da Alejandro Mazzoni e Alessandro Moggi.

Finanza perquisisce società di calcio di Serie A e B: indagine sull'attività dei procuratori Mazzoni e Moggi
   
 
 
La Guardia di Finanza del nucleo di polizia tributaria di Napoli, coadiuvata dai reparti territoriali, sta perquisendo 41 sedi di società di Serie A, B e nella Lega Pro per acquisire i contratti tra procuratori, calciatori e club. Si indaga per associazione a delinquere, evasione fiscale internazionale, fatture false e riciclaggio. Sono 12 i procuratori coinvolti nell’indagine.
L’indagine sarebbe partita un anno fa dopo che le Fiame Gialle acquisirono i contratti tra i calciatori e i procuratori nella sede del Napoli.
Dalle prime notizie, sembra che tutte le società di Serie A, a esclusione di Cagliari e Bologna, siano coinvolte nel caso.
Per quanto riguarda il Napoli sono già in corso perquisizioni nella sede di Castelvolturno, nel casertano, e nella Filmlauro a Roma. Ma anche Inter e Milan stamattina hanno ricevuto la visita della Gdf.
In particolare, dalla nota ella Procura di Napoli, emerge che l’attenzione degli inquirenti è puntata soprattutto ai contratti dei calciatori rappresentati dal procuratori sportivi Alejandro Mazzoni e Alessandro Moggi.
A coordinare l’inchiesta sono il procuratore aggiunto Melillo e i pm Ardituro, Capuano, Ranieri e De Simone.
 
(In aggiornamento)
 
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Il giocattolo rotto: tutti gli scandali del calcio italiano


Il giocattolo rotto: tutti gli scandali del calcio italianoIl primo ai tempi del fascismo quanto il Torino fu accusato di corruzione. Nel 1980 è la volta del calcioscommesse che torna nel 2011, oggi il blitz della Gdf per i contratti - Moggi e Mazzoni tra i procuratori indagati

 
Nuovo scandalo nel calcio italiano, nuovo imbarazzo per lo sport più seguito del paese. Il blitz della Guardia di Finanza nelle sedi di 41 squadre di Serie A, B e campionati minori riapre ferite mai rimarginate. Nel mirino la documentazione relativa ai contratti tra i club, i calciatori e i procuratori per un'indagine nata circa un anno fa. Le ipotesi avanzate dal nucleo di polizia tributaria di Napoli sono quelle di associazione a delinquere, reati fiscali internazionali, fatture false e riciclaggio. Nel mirino anche le big: perquisite le sedi di Milan, Juventus, Inter, Roma, Napoli, Lazio e Fiorentina. Una lunga scia di scandali che fanno disinnamorare e e strappano altri pezzi di un giocattolo che ciclicamente si mostra sempre più rotto. La prima inchiesta nella storia del calcio italiano risale alla stagione 1926/1927 quando fu revocato lo scudetto vinto sul campo dal Torino. La Figc aprì un'inchiesta dopo l'uscita di un articolo dal titolo "C'è del marcio in Danimarca" che portò ad indagare su un tentativo di corruzione ad un giocatore della Juventus, Luigi Allemandi, da parte di un dirigente del Torino. 50.000 lire di acconto per il terzino bianconero al fine di permettere una facile vittoria granata nel derby. La stracittadina si concluse poi per 2-1 ma Allemandi fu tra i migliori in campo e le reti nacquero dagli errori di altri giocatori come Rosetta e Pastore. Allemandi fu prima squalificato a vita e poi riabilitato dopo una stagione. 
Il vero tornado sul calcio italiano si abbatté però nel 1980 con il più grande scandalo che investì società di A, B, dirigenti e calciatori. A marzo un commerciante romano inviò alla Procura della Repubblica di Roma un esposto sostenendo di essere stato truffato da alcuni giocatori della Lazio tramite la mediazione di un ristoratore della zona. Avrebbe dovuto ricevere "soffiate" dai giocatori biancocelesti ma dopo aver perso grosse somme di denaro decise di denunciare il tutto. Dopo 3 settimane la magistratura fece arrestare diversi tesserati di serie A, tra questi anche Bruno Giordano e Lionello Manfredonia della Lazio ed Enrico Albertosi del Milan. Paolo Rossi, Oscar Damiani, Beppe Savoldi, Giuseppe Dossena e altri ricevettero degli avvisi a comparire come persone informate dei fatti. Fu il primo grave colpo inflitto all'immagine e alla credibilità del calcio italiano che culminò con la retrocessione di Milan e Lazio e con pesanti squalifiche per molti giocatori (tra i quali Paolo Rossi che però fu graziato due anni più tardi in tempo per vincere la coppa del Mondo). Nel 2001 finì sotto la lente d’ingrandimento la partita tra Atalanta e Pistoiese di Coppa Italia e tre anni dopo Sampdoria, Siena e Modena furono invischiate in un nuovo mini-scandalo che costò 5 mesi di squalifica a Stefano Bettarini e qualche multa pecuniaria alle società.e Modena furono invischiate in un nuovo mini-scandalo che costò 5 mesi di squalifica a Stefano Bettarini .
Alla vigilia del mondiale 2006 ecco un nuovo scandalo per devastare immagine e credibilità del calcio italiano e del paese tutto: calciopoli. A metà aprile 2006 la Gazzetta dello Sport, Repubblica e Il Corriere della Sera iniziano a pubblicare intercettazioni ascoltate dai Carabinieri. Inizia un'indagine con il maresciallo Auricchio che consegna il fascicolo con le intercettazioni alla procura federale. Si scopre che alcuni dirigenti, tra cui Luciano Moggi della Juventus, avevano contatti con i designatori arbitrali. Inizia il processo a giugno, nel frattempo emerge anche che Moggi aveva consegnato delle sim svizzere agli arbitri e che Meani del Milan andava spesso a cena con i disegnatori e con gli arbitri, soprattutto con Collina. Il processo si svolge in tempi rapidissimi e si conclude con la condanna di primo grado alla Serie C1 per la Juventus, Serie B per Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina. Alla fine la Juventus è retrocessa in Serie B con 30 punti di penalizzazione, le altre restano invece in Serie A con penalizzazione. A febbraio 2010 emergono almeno 700.000 intercettazioni ascoltate ma incomprensibilmente non consegnate dal maresciallo Auricchio alla procura federale. Nelle intercettazioni si scopre che altre squadre si comportavano come la Juventus e soprattutto emerge che Facchetti (ex presidente dell'Inter) visitava spesso gli arbitri prima delle partite a San Siro, a volte arrivando anche ad intimorirli per aiutare l'Inter. Si scoprono fitti legami tra l'Inter e i designatori e tra il Milan e i designatori ma i termini di prescrizione sono scaduti e l'Inter non può essere condannata.
L'ultimo scandalo in ordine di tempo è quello legato al Calcioscommesse che dal 2011 ha visto coinvolti calciatori, dirigenti, società di serie A, B, Lega Pro e dilettanti con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Il processo parte dalle procure di Cremona e Bari basandosi sulle testimonianze di diversi collaboratori tra cui ex giocatori che ammettono di aver truccato partite per incassare soldi dalle puntate. Settimana dopo settimana l'inchiesta si allarga a macchia d'olio coinvolgendo volti noti della serie A, da Cristiano Doni a Giuseppe Signori si scopre un universo di atleti pronti a vendere lo sport e a comprare combine con l'aiuto di organizzazioni criminali. E' l'ennesimo terremoto per il campionato italiano, ultimo colpo inferto ad un circo che non può più arrogarsi il diritto di chiamarsi semplicemente "gioco". 

                          
fonte Panorama
 
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La calciatrice norvegese e l'infortunio hot: ghiaccio sulle mutande

Elise Thorsnes ha subito un inusuale infortunio alla vagina.

 
 
 

eli367

La norvegese Elise Thorsnes, una delle più famose calciatrici al mondo, ha subito un inusuale infortunio alla vagina durante un match di coppa nazionale.
 I fan hanno inviato moltissimi messaggi alla campionessa per conoscere il suo stato di salute. La risposta di Elise non si è fatta attendere. La Thorsnes ha pubblicato una foto hot su Twitter in cui la si vede in mutandine con una borsa del ghiaccio. La foto ha fatto immediatamente il giro del mondo.
 Ringrazio tutti i fan che si sono preoccupati per lo stato della mia vagina dopo aver seguito l’intervista sull’emittente TV2 – ha scritto la campionessa -. Come vedete, stiamo facendo del nostro meglio anche senza il supporto di mani calde".


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Tommasi "dolce vita", si spoglia nella fontana di Gardaland


La showgirl s'improvvisa Anita Ekberg e si concede uno spogliarello hot tra lo stupore dei presenti

 
Scandalo a Gardaland, Sara Tommasi si spoglia in una fontana (FOTO)
 
 
Sara Tommasi, si rinfresca in una fontana all'interno del parco divertimenti di Gardland, scatendosi in un'inaspettato spogliarello. Suscita scandalo tra i presenti l'accaduto, in quanto come è noto, il parco è meta di divertimento per numerose famiglie con bambini al seguito, che si sono ritrovati ad assistere a questo "spettacolo", del tutto inaspettato vista la natura del luogo. Fortunatamente per la morale pubblica, la Tommasi si è limitata a farsi vedere in topless, a seno nudo. Nonostante ciò le foto fanno ampiamente discutere sui social network in quanto considerate un pò troppo ardite. Il servizio fotografico "estivo", è stato pubblicato in esclusiva per Star Tv. Non è la prima volta che l'ex soubrette ora lanciata nel mondo dell'hard, si rende protagonista di vicende che fanno ampiamente discutere, sopratutto sui social network. Di pochi giorni fa la foto, pubblicata sul suo profilo di facebook,  che la ritrae con un test di gravidanza. Inevitabilmente, si scatena l'ironia sul web, definendo l'ultima trovata della Tommasi, una parodia della scena del film "La dolce vita", dove Anita Ekberg invita Marcello Mastroianni a seguirla in acqua, nella Fontana di Trevi, insomma un bella differenza di protagonisti e d'ambientazione. Dunque, questa è da considerarsi l'ennesima notizia, sicuramente non l'ultima, che vede come protagonista Sara Tommasi, in atteggiamenti che sicuramente la rendono argomento di discussione del pubblico, della rete e non solo
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Bilancio Istat, in Italia
ci sono più morti che nascite
Cresciamo soltanto

Nel 2012 sono stati registrati più di 12 mila nati in meno rispetto all'anno precedente e circa 19 mila morti in piùgrazie agli stranieri

 
 
Un neonato (Olycom)
Un neonato (Olycom)
 

 Il 31 dicembre 2012 risiedevano in Italia 59.685.227 persone, di cui piu' di 4milioni e 300mila (7,4%) di cittadinanza straniera. Lo rileva l'Istat nel bilancio demografico nazionale relativo al 2012. Nel corso dello scorso anno la popolazione è cresciuta di 291.020 unità, pari al +0,5%.
Il movimento naturale della popolazione, infatti, ha fatto registrare un saldo negativo di circa 79 mila unità. In particolare, sono stati registrati più di 12 mila nati in meno rispetto all'anno precedente e circa 19 mila morti in più. Il saldo naturale, dato dalla differenza tra nati e morti, è quindi risultato negativo per 78.697 unità, che rappresenta un picco negativo mai raggiunto prima, ancora più elevato di quello del 2003, quando la mortalità fece registrare valori particolarmente elevati nei mesi giugno-agosto a causa di una eccezionale ondata di calore. Il saldo naturale è negativo ovunque, con la sola eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano e della Campania.
Al contrario, il movimento migratorio con l’estero nel 2012 ha fatto registrare un saldo positivo pari a circa 245 mila unità. Complessivamente, la variazione della popolazione è stata determinata dalla somma delle seguenti voci di bilancio: il saldo negativo del movimento naturale, pari a -78.697 unità, il saldo positivo del movimento migratorio con l'estero, pari a +244.556, il saldo dovuto alle rettifiche post censuarie, pari a +165.715 unità, il saldo per altri motivi e per movimento interno pari a -39.977 unità.
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