
Successe tutto un giorno d’estate, mia madre e mio padre erano a lavoro e io ero appena rientrata dopo una bella scopata con il mio ragazzo, Luigi. Mi feci una doccia veloce, indossai una maglietta un po’ trasparente e un paio di slip e mi sdraiai sul divano, sperando che in televisione ci fosse qualcosa da guardare. La noia però presto si fece sentire, quindi decisi di guardarmi un film porno che avevo scaricato pochi giorni prima dal computer: attaccai quindi la chiavetta e mi incantai a vedere il film. In una scena in particolare, la protagonista aveva un rapporto sessuale con un bellissimo ragazzo e appena vidi il suo grosso cazzo sparire nella bocca di lei mi eccitai tantissimo, iniziando a sentire un certo languore nel basso ventre. Senza pensarci più di tanto mi sfilai le mutandine e mi misi a gambe aperte, vedendo il riflesso della mia figa aperta e rasata sulla vetrata di fianco la televisione. Iniziai a toccarmi il clitoride, stuzzicandolo e premendolo fra due dita, assaporando le scosse che mi attraversavano la spina dorsale a ogni movimento della mano. Misi due dita nella figa che era già fradicia, e le mossi freneticamente mentre l’altra mano andò a posarsi sotto la canottiera, dritta sul seno, a stuzzicarmi i capezzoli e facendoli diventare durissimi. Tanto ero presa, che non mi accorsi che qualcuno entrò in casa, almeno fin quando mio padre non si affacciò all’ingresso della sala. La sua faccia cambiò e da sorridente si rabbuiò nel vedermi a gambe aperte, mentre mi stavo masturbando. Mi fermai subito, strinsi le gambe al petto e mi tirai la canottiera fino alle caviglie, ero rossa come un peperone, sia per l’eccitazione sia per l’immenso imbarazzo nell’essere stata scoperta da mio padre. Anche se ha superato i 40 anni, mio padre è ancora un bellissimo uomo, ha ancora un fisico ben sviluppato, con i muscoli più che evidenti su tutto il corpo. Senza dire una parola lui, ancora turbato si diresse verso la sua camera e dopo qualche secondo tolsi la chiavetta, presi le mutandine e corsi in camera mia. A tavola feci finta di niente, mia madre e mio padre parlarono come al solito, coinvolgendomi in alcuni discorsi poco interessanti, ma io non riuscivo a guardare negli occhi mio padre, troppo imbarazzata per confrontarmi con lui. La storia andò avanti così per un paio di giorni, poi una notte mi svegliai è sentii degli strani rumori arrivare dalla camera dei miei genitori. La porta non era completamente chiusa e vidi tutto: mia madre, una bella donna di 38 anni, con un grosso seno ed un culo ancora sodo stava facendo un pompino a mio padre, il quale sembrava gradire moltissimo. Quando sborrò, mia madre si spostò, così potei vedere le dimensioni del cazzo di mio padre, che era lunghissimo e parecchio grosso, niente a che vedere con quelli dei ragazzi con cui avevo scopato io. Corsi in camera mia, ma, più cercavo di dormire, più vedevo il cazzo di mio padre davanti a me. Quasi inconsciamente mi masturbai di nuovo e finalmente dopo l’orgasmo riuscii ad addormentarmi. La mattina, come faceva spesso, mio padre venne nella mia stanza a svegliarmi, ma io ero completamente nuda sotto la sottile coperta: fece quel che faceva ogni volta da quando ero una bambina per farmi alzare, mi strappò la coperta di dosso con una risata giocosa, ma rimase sbigottito nel trovarmi completamente nuda. Fissai i miei occhi nei suoi e lui si tinse di un lieve rossore. Vidi con piacere che tentava spesso di guardare il mio corpo ancora nudo, sperando di non attirare la mia attenzione. Scostò subito lo sguardo dal mio corpo e tentò di uscire dalla mia camera, ma io lo precedetti e mi posizionai davanti alla porta. Lui mi strattonò deciso ad uscire, ma io cominciai a piangere e a singhiozzare: così mi strinse in un tenero abbraccio, che ovviamente a me non bastava. Sentivo crescere in me un’eccitazione mai provata prima e mi sedetti sul letto, aprendo le gambe davanti al mio papà, che vidi sempre più eccitato e voglioso, cosa che mi fece più che piacere. Allargai la figa con le mani e tornai a guardare lui, notando che i suoi pantaloni presentavano un evidente rigonfiamento. A quella vista persi anche gli ultimi freni inibitori, andai a 4 zampe fino a lui e presi a strusciarmi contro il suo cazzo ancora nei pantaloni, senza che lui muovesse un muscolo. Non vedendo resistenza da parte sua così slacciai i bottoni e tirai fuori dai boxer il cazzo che avevo tanto desiderato, già in completa erezione. Lo smanettai per qualche minuto, ma quando sentì un gemito roco fuoriuscire dalla sua bocca, iniziai a dare lente leccate, per poi accoglierlo completamente nella mia bocca, facendomelo arrivare fino in gola. Succhiai la cappella, girai la lingua attorno alla sua carne calda e pulsante e fui felice quando posò le sue mani sulla mia testa e prese a scoparmi violentemente la bocca. Con un gemito roco mi sborrò copiosamente in bocca, producendo schizzi abbondanti che io non riuscii ad ingoiare completamente, infatti lo sperma prese a colarmi sul seno e sulla pancia. Anche se era venuto, il suo cazzo non si ammosciò, anzi rimase duro come la roccia ed, approfittando del suo stato di debolezza dovuta all’orgasmo, lo trascinai sul letto e, prima che potesse dire qualcosa, mi misi con forza sul suo grosso membro. Iniziai a cavalcarlo e poi lui mi mise alla pecorina, scopandomi con energia, sfondandomi la figa fradicia. Ad un certo punto sentì un dito infilarsi nel mio ano ed iniziare alcuni movimenti rotatori, provocandomi un leggero dolore ma anche eccitazione. Man mano che mi scopava più forte le dita nel mio culo aumentavano, fino ad arrivare a tre, poi estrasse le dita e mi ruppe il mio culetto vergine. Entrò in me con un colpo secco, facendomi gridare dal dolore e prese a montarmi con forza, finché il dolore si trasformò in piacere, tanto intenso da farmi spingere il culo verso il suo bastone che mi sfondava con violenza. Gli schizzi di sborra che prima avevo sentito giù per la gola mi schizzarono nel sedere, facendomi venire un casino di volte e riempiendomi al punto che avevo paura di scoppiare. Anche adesso scopo ancora con mio padre di tanto in tanto, un cazzo come il suo dopotutto non è facile da trovare e sicuramente non me lo lascio scappare!
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